Il signor G, questo è il soprannome di Giorgio Gaber, anzi, Gaberscik! Il suo cognome ha infatti origine slava e significa “carpino”.
Ha ideato e definito, alla fine degli anni ‘70, il genere di “teatro-canzone”: una forma d’arte in cui la musica si unisce alla recitazione dando vita a monologhi preziosi come “Io se fossi Dio”; “Lo shampoo”; “La libertà”.
Il rapporto tra Giorgio Gaber e la politica è sempre stato oggetto di discussione, lui stesso ne fa una parodia nel testo della canzone “Destra-Sinistra”! A chi gli chiedeva quale fosse il suo vero orientamento politico era solito rispondere di non avere il fisico adatto per essere di destra ma di contestare le promesse mancate della sinistra.
La sua penna ci ha regalato testi dalla meravigliosa bellezza lessicale ma anche dal profondo significato come questi versi di “La libertà”: “La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.”
Grazie signor G!