A lezione con Dantebus – Espressioni dantesche

Dante Alighieri è il padre della lingua italiana e molte delle espressioni della Divina Commedia sono entrate nel linguaggio comune e quotidiano.

Una delle espressioni più celeberrime è “Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate” (Inf. III, 9), una frase che molto spesso usiamo oggi in senso ironico, per descrivere un luogo caotico o problematico: alcuni studenti liceali hanno scritto questa frase di fronte all’entrata della loro scuola!

Quando invece raccontiamo della nascita di un amore può capitare di usare l’espressione “Galeotto fu…” (Inf. V) che nella Divina Commedia racconta l’amore tra Paolo e Francesca: per loro Galeotto fu un libro sulle imprese di Lancillotto e cavalieri della Tavola Rotonda ma ormai per i nostri tempi, Galeotto fu… Tinder!

Quante volte vi sarà capitato di dire: “Stai fresco!”, questo modo di dire deriva dal nono cerchio dell’Inferno dove si trovano i traditori che sono colpiti da gelide raffiche di vento prodotte dalle ali di Lucifero.

Per esprimere disinteresse invece diciamo: “Non mi tange” ed è proprio Beatrice a pronunciare queste parole nel II canto dell’Inferno spiegando a Virgilio di non temere il regno di Lucifero. 

E voi, quante di queste espressioni conoscevate? Vi è mai capitato di usarle? Scrivetelo nei commenti!

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