Interviste d’Autore – Jeannette Ida Vacca

“Speranza” è il titolo della sua silloge poetica. Iniziamo da qui, perché questo titolo? Qual è il messaggio che vuole veicolare attraverso i suoi componimenti?

“Ho intitolato il mio libro “Speranza” per ricordare a me stessa che senza quest’ultima la poesia non esisterebbe. Per quanto riguarda il messaggio che desidererei infondere, credo sia palese: la speranza è la fonte dell’energia di cui si ha bisogno per vivere e continuare a sognare.”

La silloge è composta prevalentemente da sonetti, una forma metrica con regole ben precise. Come mai ha scelto di comporre le sue poesie rispettando necessariamente una forma metrica? Non è un’amante del verso libero?

“Nonostante abbia deciso di optare per il sonetto, ammetto di contare numerosi componimenti in versi liberi. In questo caso, però, credo che la metrica mi abbia potuto offrire la possibilità di naufragare più profondamente nell’oceano della musicalità delle parole.”

In che modo ha selezionato le poesie da pubblicare nel volume? Sono testi che si riferiscono ad un particolare periodo della sua vita oppure li ritiene i più rappresentativi della sua poetica?

“Quanto segue potrà sembrare banale, ma le poesie sono state scelte una sera sul divano in compagnia di mio marito. Le abbiamo lette e rilette fin quando i nostri gusti non hanno deciso di incontrarsi e di fondersi nella selezione proposta, nella quale sono presenti componimenti che ritengo siano rappresentativi non solo della mia poetica, ma anche di particolari momenti della mia vita.”

Nel testo “Solitudine” alcuni versi recitano: “Ringrazio poesia e disegno alleati preziosi e vitali. Ho la fortuna d’aver ingegno affinché possa curar i miei mali.” Quanto è importante per le poter esprimere le sue emozioni attraverso il mezzo artistico? Riuscirebbe a vivere senza?

“Considero l’arte il mezzo di espressione per eccellenza e l’espressione il colore delle emozioni. E un’esistenza priva di emozioni è un’esistenza che non mi si addice. Credo che la vita non sia nient’altro che una serie di istantanee fatte di emozioni che ho la necessità di immortalare. Ma l’Arte, per me, non è soltanto un mezzo per potere esprimere le mie emozioni. Si tratta di una valvola di sfogo grazie alla quale riesco a intrappolare su un semplice foglio di carta (che sia disegno o scrittura) tutte le sensazioni e i sentimenti negativi. Non so come sarebbe la mia vita senza l’Arte, senza la linfa vitale che mi permette di raggiungere quel tanto desiderato stato di benessere. So solo che senza l’Arte non avrei la grande fortuna di potere emozionarmi nell’animo con gli occhi di una eterna bambina.”

Premi invio per cercare o ESC per uscire