Interviste d’Autore – Paolo Carretti

Come nascono le sue poesie? Sono il risultato di un processo creativo metodico e costante oppure istintivo?

“Nascono da un desiderio profondo di esprimere e comunicare un’impressione che scopro improvvisamente accendersi dentro di me. Quando ne prendo sufficientemente coscienza provo
a metterla per iscritto. Le mie poesie hanno tutte un riferimento a esperienze vissute. Talvolta, inizialmente, sono solo alcune riflessioni, riportate come semplici appunti. Poi, durante l’elaborazione, alcune sgorgano da sé senza quasi alcuna necessità di revisione, altre invece richiedono un processo di più precisa definizione. In tutte cerco di curare, oltre al messaggio, la forma, il ritmo, la musicalità dell’insieme.”

Come si è avvicinata alla scrittura e, in particolare, alla poesia? Quale funzione le attribuisce e perché?

“La scrittura, da sempre, è stata una modalità per fermare i miei pensieri e le mie emozioni. Quasi inavvertitamente, in seguito, mi sono accorto che quanto più riuscivo a risalire alla sorgente dei miei sentimenti in modo radicale e diretto, tanto più i miei scritti assumevano una forma che, in un certo senso, si può definire poetica, creativa. Scrittura e poesia assolvono, per me, una funzione di presa di coscienza, di definizione, dell’aspetto più spirituale, e quindi più autentico, del mio essere.”

In che modo ha selezionato le poesie da inserire in questa collana? Perché la scelta è ricaduta su alcuni componimenti invece che altri?

“Ho cercato di selezionare i componimenti i cui contenuti sentivo con più urgenza il desiderio di comunicare. Nello stesso tempo, trattandosi di una pubblicazione, cercavo di individuare quei temi che, pur partendo da una mia esperienza personale, potessero in qualche modo suscitare un sentimento, provocare un coinvolgimento emotivo al lettore tale da potergli permettere, a sua volta, un viaggio nella sua dimensione spirituale.”

Qual è il sentimento o il messaggio che desidera trasmettere al lettore attraverso le sue poesie?

“In molte occasioni mi ritrovo a parlare del ricordo. Ricordare significa “richiamare nel cuore”: nel cuore nulla si perde, il passato non muore e non mente (Al tempo di fisarmonica). Mi piacerebbe suggerire la consapevolezza che noi siamo il nostro passato, soprattutto quello fatto di bellezza di sentimenti. Può diventare un punto di partenza positivo per vivere il presente ed affrontare il futuro con ottimismo.”

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