Il fascino della sofferenza di Monica Buziol

Da dove nasce l’intenzione di pubblicare una sua personale raccolta di testi?

“Il desiderio di espressione di descrizione è sempre stato vivo in me, nasce dal desiderio di esprimere i miei sentimenti le mie emozioni comunicando al lettore le immagini che vivono in me, i sentimenti viventi nel mio cuore.”

Come ha scelto il titolo dell’opera e perché?

“Le nostre sofferenze ci scolpiscono, ci fanno crescere, ci abbelliscono l’anima, lo sguardo, ci rendono persone migliori, empatiche, la sofferenza mi ha insegnato la vita, l’amore, la comprensione, il bisogno d’amore dell’altro, il mio desiderio è di comunicare ai lettori che la sofferenza se vissuta con dignità e consapevolezza essa ci arricchisce interiormente, è la nostra istruttrice, è la nostra via per arrivare al traguardo della nostra vita.”

Ritiene che l’immagine della copertina rispecchi il contenuto e l’intento del suo libro?

“L’immagine della copertina ritrae e riassume il contenuto del libro, come la sofferenza dell’anima possa esprimere un fascino raffinato e ricercato, per certi versi assolutamente, per altri versi esprime come la sofferenza possa essere devastante e affascinante.”

In che modo ha selezionato i testi da pubblicare? Sono testi scritti con l’intenzione di far parte di un’unica pubblicazione oppure li ha selezioni successivamente tra tutta la sua produzione letteraria?

“Alcuni dei testi sono stati selezionati dalla mia produzione letteraria, del passato, altri li ho scritti contemporaneamente per la pubblicazione.”

Qual è il messaggio che desidera lanciare ai lettori tramite il suo libro?

“Beh, ai lettori vorrei lanciare un messaggio di amore per i sentimenti del cuore per le sofferenze dell’anima, la sofferenza l’ho accettata, l’ho vissuta pienamente in tutta la sua impetuosità distruttiva e costruttiva, da tante sofferenze nasce la felicità l’amore il perdono, l’ altruismo, la maturità, la consapevolezza, la dignità di rimanere sempre noi stessi di fronte alle avversità, al dolore, seguire la retta via, come il fiume che scende giù a valle per poi abbracciare il mare.”

Quali sono i suoi punti di riferimento letterari? Quali autori l’hanno più influenzata a livello stilistico e perché?

“William Shakespeare, per la sua poetica raffinata e per la sua personalità profonda e filosofica tendenzialmente drammatica, mi rispecchio nella drammaticità delle sue opere, nel dramma nella raffinata filosofia che lo caratterizza. Giovanni Pascoli, dentro ogni uomo è nascosto un fanciullo, in grado di provare meraviglie e stupore, per poi scoprire i misteri nascosti in ogni cosa, il poeta ricorre sovente il tema del nido, la sua vita fu segnata da un tragico evento, ovvero la morte del padre, la sua poetica si basa nel “Fanciullo”. Alcune delle mie opere descrivono appunto la mia fanciullezza la mia vita in campagna a stretto contatto con la natura, le stagioni i colori, le gioie e i dolori.”

Quanto e in che modo la sua vita privata, gli studi intrapresi e il suo lavoro influenzano la sua scrittura? Può farci un esempio citando uno dei testi in cui emerge questo aspetto?

“La scrittura poetica è sempre stata una passione innata, già da bambina dedicavo poesie alla natura e dediche d’ amore, la vita mi ha portato a fare tutt’ altro, e la passione per la poesia è sempre rimasta accesa in me, è il mio faro, il mio punto di riferimento, la mia passione più grande.”

Riesce a immaginare la sua vita senza la scrittura?

“No, la mia vita senza scrittura non riesco a immaginarla, ho un continuo bisogno di scrivere poesie e dediche d’ amore, poesie drammatiche e ringraziamenti a madre natura.”

I termini che sceglie di utilizzare nelle sue poesie sono ricercati e studiati oppure sono frutto dell’ispirazione del momento?

“Sono ispirata nel momento stesso nel quale sento il desiderio di scrivere, le parole escono dal mio cuore, ispirate dalla mia anima, a contatto con la natura traggo ispirazione in ogni spazio, un fiore un tramonto, un albero, nel canto degli uccelli, nelle urla del vento.”

Quale tra le poesie della raccolta sente più cara o rispecchia maggiormente il suo sé poetico e perché?

“Le poesie della raccolta mi rispecchiano e mi rappresentano nella persona e nell’interiorità. La voce del vento è tra le poesie che più mi rispecchiano, il vento porta i nostri messaggi nel tempo e nelle distanze, comunicandoci il corso degli eventi.”

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