La poesia di incipit presente in questa collana “Finché ce la fai” possiamo ritenerla un manifesto della sua poetica? Perché ha ritenuto importante che fosse la prima?
“Non smettere mai di sognare.” Questo sembra essere il motto della sua poetica, è così? Con la sua poesia spera che i lettori possano trarre un messaggio di positività?
“La mia poetica ha preso valore e nuova consapevolezza con Dantebus, una bellissima esperienza, che, auguro a tutti di fare perché ci rende migliori ogni giorno imparando dagli altri.
Sin da bambina quello che mi caratterizza è
Avere a cuore gli altri
E anche quando per me vedo nero
Agli altri faccio l’impossibile
Per dare coraggio e speranza
Perché
Quello che
Conta è seminare
Poi
Ognuno farà il suo percorso di vita.
Di sicuro con il dono della Fede diventa tutto più importante perché noi siamo la matita di Dio ed il suo strumento.
Abbiamo il compito di essere ognuno luce
Per gli altri.”
Nelle sue poesie vediamo versi molto brevi, a volte di una sola parola. Perché sceglie questa cifra stilistica? Crede sia più fruibile?
Quali sono i suoi progetti futuri come scrittore? Attualmente sta scrivendo?
“Scrivere per me è tutto.
Da sempre scrivo ovunque anche nelle scatole delle scarpe.
Ho fogli volanti ovunque perché
Io amo la penna, i fogli, la calligrafia.
Con la tecnologia
Devo fare ancora
Tanta strada.
Mi piace scrivere ed anche leggere
Perché
Se non leggi
Non comprendi
Ma
Il mio pensiero è sempre rivolto a
Tutti coloro che
Non hanno la possibilità di
Gustare la bellezza dell’arte perché vivono nel disagio.
Ed allora il nostro motto sia andare nel quotidiano a portare il messaggio della gioia e speranza.
Grazie Dantebus perché
Mi avete permesso di
Crescere e Mettermi alla prova.”