Interviste d’Autore – Gessica Pino

Cos’è per lei la scrittura, quale funzione assolve nella sua vita? Come è nata questa sua passione?

“Per me la scrittura è vita. È una forma di racconto, di narrazione, di ricordo, di espressione . Con la scrittura mi racconto, lascio uscire le mie emozioni, sfogo i miei sentimenti, narro cose che non so esprimere verbalmente. Proprio per questo posso dire che per me la scrittura è ossigeno. Non è nata una passione per la scrittura, è sempre stata in me, magari all’inizio era latente, ma appena le ho dato spazio si è sfogata, ha preso vita propria e ha iniziato a raccontarmi.”

Qual è il suo verso preferito tra quelli che ha composto e presentato in questa collana?

“In realtà questa domanda è difficile. Non è semplice scegliere un solo verso, è come chiedere a una mamma qual è il figlio preferito. In ogni verso, in ogni parola c’è una parte di me, ci sono i miei sentimenti, le mie emozioni. Ci sono i vissuti che hanno avuto un impatto nella mia vita.”

Alcuni suoi componimenti sono dedicati all’Alzheimer. Con il suo lavoro è riuscita a stare a contatto con persone affette da questa malattia? Cosa l’ha spinta a trattarla in versi?

“Sì. Ho avuto la fortuna di lavorare con persone affette da questa malattia ed è stata l’esperienza lavorativa più bella che ho fatto finora. Ho deciso di parlarne perché mi sono affezionata a queste persone, ci ho messo tutta me stessa in questo lavoro e per fargli vivere al meglio ogni giorno. Lavorare con questa malattia è difficile, perché le persone sono come bambini in corpi di adulti, spesso sono aggressive, fanno cose impensabili e spesso ispirano tenerezza. Io ho lavorato in un contesto protetto, con le suore, e forse per questo ho sperimentato ogni giorno un senso di pace, nonostante le difficoltà che la malattia può creare.”

Esiste un luogo, forse un po’ magico, forse immaginario, ma che ti cambierà la vita. Questo luogo lei lo ha conosciuto? Dove possiamo cercarlo?

“Sì, mi sento di dire che nel mio piccolo ho trovato il mio posto magico. Ognuno ha il suo posto magico che deve essere ricercato in noi stessi. Per qualcuno si può manifestare nella scrittura, nella preghiera, nella filosofia, nella musica, nel dipingere… È il nostro luogo, il luogo dove ci si può rifugiare, dove essere noi stessi, dove ci sentiamo appagati, felici. Va ricercato all’interno di noi stessi, interrogando il nostro io più profondo.”

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