Stefano Barlettai e l’Orgoglio della memoria collettiva

Avvertivo da tempo il bisogno di scrivere su carta le mie emozioni i miei punti di vista e il genere poetico, diretto e immediato, era quello che più mi si addiceva per raccontare il paesaggio locale e gli avvenimenti storici, la memoria collettiva e personale soprattutto della frazione in cui sono cresciuto e vivo tuttora (San Pietro in Palazzi) di Cecina – Livorno.


Ho lavorato molto per realizzare questo progetto, decidendo poi, grazie alla spinta di Dantebus Edizioni nella persona del caporedattore Dott. Massimo Gherardini, di raccogliere questi miei versi in un’opera monografica di cui vado orgoglioso, intitolata appunto “Orgoglio”, dotata di una copertina stile anni ’30 che fotografa alla perfezione il tempo che fu a cui faccio spesso riferimento nelle mie liriche.


Nella raccolta si va dal verso libero, alla filastrocca a metriche tanto care al Carducci. Nasco come autodidatta ma traggo spesso ispirazione dallo stesso poeta e perché no anche da letture di Pavese. Le parole sono frutto dello slancio del momento ma anche di una ricerca accurata attraverso varie narrative.

L’asse portante è dunque San Pietro in Palazzi di cui traccio un sentito ritratto in “Piazza dei Mille”, di cui ricordo le strade sterrate, le attività artigianali e commerciali prima dell’arrivo della grande distribuzione, lo sguardo si allarga a storia, natura e allo scorrere del tempo. Sono altresì legato anche a liriche a spunto “erotico” come Passione bizzarra e Emozioni che rilevano a grandi linee il mio io più segreto.

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