Interviste d’Autore – Dora Mazzuto

Il suo curriculum è ricco di mostre sia personali che collettive. Quali sono le sue aspettative ogni volta che mostra al pubblico le sue opere?

“All’inizio delle mie mostre, le aspettative erano che il pubblico capisse la mia poetica, il mio modo di rappresentare la realtà e i sentimenti che cercavo di esprimere con il colore e le forme. Poi col passare degli anni mi sono resa conto che il pubblico, formato da persone diverse, interpretava il dipinto secondo la propria sensibilità, non certo come la pensavo io: nella maggior parte dei casi alla fine, dopo le mie spiegazioni, c’era un dialogo, c’erano le critiche e anche l’apprezzamento.”

Il mare è un dipinto realizzato con vernice su tela. Preferisce utilizzare la vernice rispetto ai colori ad olio? Perchè?

“Ho sempre dipinto ad olio, ma negli ultimi quindici anni ho iniziato a sperimentare la vernice. Mi ricordo che il mio primo dipinto fu un fallimento perchè dopo un po’ di tempo la forma del mio lavoro cambiò perchè la vernice si espande. Nel corso della mia sperimentazione ho dovuto calcolare questa sua espansione per poter realizzare delle cose concrete. Ogni volta che dipingo un quadro a vernice è una sfida con me stessa. Nel dipinto ad olio posso aspettare, ripassare, cambiare… nella vernice no, è tutto veloce, non si può aspettare perchè la vernice asciuga subito, quindi c’è l’immediatezza della realizzazione.”

Quali sono i soggetti che preferisce ritrarre? Prende ispirazione soprattutto dagli elementi naturali come nel caso de Il mare?

“Anche se ho dipinto altro, preferisco ritrarre i soggetti della mia terra, del mio Matese e della natura in genere: la rielaboro, la reinterpreto. Non mi piace riprodurla fotograficamente, ma cerco di cogliere quel momento scaturito secondo la mia visione e la mia sensibilità. Sì, il mare è un flash, un piccolo scorcio di vita. Se si osserva bene, si possono notare pesci frontali e di lato, onde spumeggianti, gorgoglii dal fondo, è tutto rappresentato in poco spazio ed in poco tempo perché è la vita che nasce dal mare.”

Pensa che ci sia una chiave, un segreto, per far sì che la propria passione si trasformi anche in un mestiere?

“Non so se c’è una chiave o un segreto per far sì che la propria passione diventi un mestiere, è questione di fortuna e destino, altrimenti saremmo tutti felici di fare il nostro lavoro, beato chi ci riesce. Penso invece che bisogna essere responsabili e portare avanti con passione quello che si fa. La chiave potrebbe essere quella di combattere per la propria passione, per il proprio obiettivo. Il segreto è quello di incontrare le persone giuste…”

Il mare
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