Interviste d’Autore – Elisabetta Saraga

Se dovesse descrivere in una solo parola cos’è per lei la fotografia, quale userebbe?

“Un “ponte”, la fotografia per me è un ponte che collega il mio mondo interiore con la realtà. Ogni scatto diventa un po’ l’espressione di un moto dell’anima che fluisce all’esterno attraverso la macchina fotografica.”

“Malinconia” è lo scatto che presenta nella collettiva. Come è nata questa foto e quale significato racchiude questo titolo?

Malinconia è una fotografia nata oltre un anno fa sul finire del primo lockdown. Ero con mia figlia a passeggiare in una zona verde vicino casa ed eravamo entrambe molto provate dal lungo isolamento, soprattutto lei che aveva dovuto rinunciare per così tanto tempo alla scuola, ai compagni e a tutto il suo mondo. Ad un certo punto si è seduta in silenzio sull’erba a contemplare i primi papaveri (eravamo a inizio maggio). L’ho vista con la coda dell’occhio e ho scattato la fotografia. C’era tutto in quell’immagine, la tensione dell’anima, le case cittadine in lontananza, che in quel momento vedevo come come il luogo del nostro isolamento e intorno a noi la natura, con la sua pace, il suo rifiorire, in cui abbiamo cercato rifugio… Non credo sia necessario a questo punto spiegare il titolo della foto…”

Quali sono i soggetti che preferisce fotografare? Predilige concentrarsi sui paesaggi o sulla ritrattistica?

“Mi piace molto fotografare paesaggi e più in generale la natura, ma molto spesso vi includo elementi ulteriori a seconda del significato che ha per me quel determinato scatto. Ad esempio in “Malinconia” c’è la natura, ma la figura umana e le case in lontananza sono essenziali per il senso che davo io a quella foto.”

Quali emozioni vuole trasmettere allo spettatore attraverso i suoi scatti?

“Ho cominciato ad appassionarmi alla fotografia scattando foto di paesaggi. Per me la natura è spiritualità, misticismo, lo stimolo ad un viaggio interiore dal microcosmo al macrocosmo, verso il quale l’io tende e in cui finisce per dissolversi.  Quando sono immersa nella natura spesso nasce in me un forte desiderio di fotografare per dare un canale d’espressione a questo viaggio, ma in parte anche per condividerne la bellezza… ne ho un culto quasi sacrale.”

Malinconia
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