A lezione con Dantebus – Prosit!

Prosit! A qualcuno sarà capitato di sentire quest’espressione prima di un brindisi: ma cosa significa? Prosit è la terza persona singolare del congiuntivo presente con valore esortativo del verbo latino prosum, prodesse. Tranquilli, è più facile di ciò che sembra. Prosit vuol dire semplicemente “giovi!”; “buon ti faccia!”. E’ dunque un’esclamazione augurale che si è soliti utilizzare prima di brindare.

L’usanza del brindisi è molto antica, le prime testimonianze di questo gesto sono addirittura nei poemi omerici, gli antichi romani erano soliti brindare con frasi beneauguranti di accompagnamento ma… durante il Medioevo il brindisi cadde in disuso, considerato volgare e di basso livello e venne reintrodotto solo nel ‘500 fino ad arrivare ai giorni nostri.

Prosit però non è l’esclamazione più usata e nota: tutti noi utilizziamo il termine cinese “Ch’ing Ch’ing” che significa “prego, prego”. L’espressione è nata da marinai cinesi e grazie al suo suono onomatopeico è stata adottata dai marinai inglesi che l’hanno esportata in tutta Europa.

Attenzione però! In Giappone è poco educato dire “cin cin” perchè ha tutto un altro significato, niente affatto gioviale o di buon auspicio… significa infatti “pene”! Noi vi abbiamo avvertito: se doveste andare in Giappone sarà meglio che utilizziate il termine kanpai prima di un brindisi così da evitare situazioni imbarazzanti!

Con l’occasione Dantebus Edizioni augura a tutti voi un felice e sereno Natale, prosit!

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