Interviste d’Artista – Rosario Rasà

«Dipingo per il semplice bisogno di rappresentare i miei sogni.» è quanto afferma in merito alla sua produzione. Come avviene il processo di realizzazione delle sue opere?

“Non esiste una vera e propria procedura, non esistono dei tempi previsti. I sogni sono banalmente un insieme di esperienze visive che viviamo il giorno o i giorni precedenti che a loro volta si mischiano con le nostre sensazioni belle o brutte, del momento o del passato. Quindi, quando sogno e riesco a ricordare, appena sveglio metto subito giù uno schizzo dell’intera opera o di un particolare soltanto sul primo supporto che mi capita. Poi conservo questi fogli e foglietti dove capita in giro per casa. Il dipinto? Chissà! Forse sarà realizzato lo stesso giorno, forse dopo diversi anni o forse mai.”

I suoi dipinti sono realizzati ad olio su tela e/o acrilico su tela. Quale tra le due preferisce utilizzare e perché?

“Preferisco di gran lunga i colori a Olio, per via dei tempi lunghi di lavorazione. In realtà da poco ho iniziato con la tecnica mista: inizio lo sfondo e le grandi aree ad acrilico e poi continuo a olio, il concetto di grasso su magro estremizzato. Uno dei vantaggi è che i soggetti a olio emergono dallo sfondo, essendo più brillanti, creando un effetto che mi piace. Non è affatto facile questa tecnica, la strada per poter ottenere il meglio è ancora molto lunga.”

Opere e titoli sono strettamente collegati tra loro. Quale dei due nasce prima?

“L’Opera. I titoli sono descrittivi “Palla veloce” “Ammirazione”… la prima cosa che mi viene in mente appena guardo per la prima volta l’opera finita.”

Riesce a immaginare la sua vita senza l’arte?

“No! Solo la mia vita? Non riesco a immaginare nessuna vita senza l’arte! Se per arte intendiamo tutte le arti: musica, cinema, scultura, letteratura, fotografia ecc… Allora non esiste persona al mondo che non ne abbia ottenuto piacere e giovamento. L’essere umano senza l’arte sarebbe semplicemente un animale che deve soddisfare i propri bisogni: bere, mangiare, dormire… tutto ciò che sembra superfluo, ludico, inutile alla sopravvivenza in realtà eleva l’uomo a un livello superiore.”

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