Intervista d’autore – Francesco Splendiani

Crede che la scrittura poetica l’accompagnerà per tutta la vita? Riuscirebbe mai a farne a meno?

“Vivere è scrivere. Credo con queste parole di avere reso quello che la scrittura, in special modo quella poetica, significhi per me.”

Da dove deriva il titolo “Elle” che ha dato alla sua monografia?

“Per il titolo ho preso ispirazione da una precedente raccolta il cui titolo, Vie, trovava significato sia in francese che in italiano. Così Elle, il cui significato corrisponde a lei in francese e, in questo caso, alla lettera elle in italiano.”

Le sue poesie in alcuni casi sono molto brevi… possono bastare per lei pochi versi per esprimere concetti profondi? Come si fa a poter riuscire in questa impresa?

“Certamente! Lo stesso Calvino diceva che la poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere. Ad ogni modo credo che ognuno abbia il proprio modo di esprimersi. Questo è il mio.”

Sento la mia esistenza come un pendolo che va a destra e sinistra senza trovare un centro.” Queste sono le parole del primo componimento che apre la sua monografia, quanto c’è di lei in questa affermazione e quanto della sua vita personale ritroviamo nei suoi scritti?

“Quella del pendolo è l’immagine che in questo momento meglio mi definisce. Quella che emerge nei miei scritti è la parte di me più intima più profonda, nascosta anche a me stesso.”

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