Ogni sua opera è accompagnata da un testo: cosa nasce prima? L’idea, il testo o l’opera? Ci può descrivere il processo creativo nella sua interezza?
“Non sempre il processo è lo stesso… o nasce un’emozione, o un ricordo o una visione… Visualizzo l’opera ma poi c’è una fase interiore in cui devo riempirmi di questa ispirazione per poi farla uscire e dipingerla sulla tela, è una parte della mia anima che si stacca e che viene impressa sulla tela! Mentre dipingo dentro di me nascono pensieri, frasi che poi butto giù quasi di getto! A volte scrivo piccole poesie o esperienze vissute!”
L’anima dei colori/The soul of colors” è il titolo del suo catalogo, come e perché lo ha scelto?
“Il titolo del mio catalogo è nato dopo aver ricevuto un messaggio da un visitatore che guardando le mie opere mi disse: “Tu Fridami sei l’anima dei colori!” In queste mie ultime opere è come se io mi fossi diffusa in ogni colore… è l’artista stessa che si fonde nelle tele.”
C’è un’opera a cui è particolarmente legata e perché?
“La mia ultima opera “il meglio deve ancora venire” in cui ho scritto questa poesia e ora sta uscendo la mia collezione di abiti con le mie opere stampate su seta:
“La mia rosa l’ho amata
l’ho curata
l’ho dipinta
l’ho immortalata
l’ho tatuata sul cuore
ora la posso anche indossare
il tuo pensiero sarà eternamente presente
in ogni rosa che vedrai…
Ora rinata, più forte ed eterna.” (Fridami)
“… Vai oltre…
Guarda avanti…
Il meglio deve ancora venire…” (Fridami)
Manu e Fridami…
Chirurgo e artista…
Siringa e pennello…
Curano rose…
Dal sangue ferite…
D’oro sanate…
Mai così forti.” (Fridami)
Quanto è importante per lei la tecnica e quanto invece lo è l’ispirazione e l’impeto?
“Tutto parte dal fuoco interiore mescolato a ispirazione e impeto!”
Come definirebbe il suo modo di fare arte?
“In ogni pennellata un atto d’amore, un battito cardiaco.”