Interviste d’Autore – Annamaria Cembalo

La sua poesia “I poeti” recita “Sono i poeti gli assassini di tutto ciò che nasce libero, profondo ed in quanto tale non va né descritto, né narrato, né ragionato. La poesia è l’arma che compie l’eccidio.” Perché allora è diventata anche lei “un’assassina” scrivendo poesie?

“Perché è nella natura umana, uccidere, distruggere, ed io, essere umano, non posso essere o comportarmi diversamente dai miei simili.”

Nella vita è attrice, autrice, regista teatrale e drammaturga. Quando e come la poesia è entrata a far parte della sua vita?

“La poesia è stata la culla di tutti gli altri miei modi di appartenere al mondo dell’arte.”

“Scrivere è come inabissarsi” recita un verso della poesia “Scrivere”. Ha attraversato abissi dai quali è uscita grazie alla scrittura?

“Gli abissi li sto ancora perlustrando. Non so se sarà la scrittura a farmi uscire da essi. Tuttavia non mi piace pensare alla scrittura come mero strumento atto a farmi raggiungere un probabile  stato di benessere psico-fisico.”

Ha altri progetti aperti legati alla scrittura? Sta continuando a comporre versi?

“Sì, ho progetti legati alla scrittura. Vorrei pubblicare tre libri più uno di vignette satiriche che ho sulla scrivania. No, non sto scrivendo versi ora. Il mio essere assassina sta attraversando una fase di quiescenza.”

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