Nato a Dublino il 13 aprile 1906, Samuel Beckett è una delle personalità più importanti del secolo scorso, padre del “teatro dell’assurdo” e vincitore del Premio Nobel per la letteratura, ottenuto nel 1969, e non ritirato di persona per evitare di tenere un discorso alla cerimonia di premiazione!
Beckett viaggiò e fu ospite di moltissimi Paesi europei: Irlanda, Germania, Italia, e infine la Francia dove scelse di risiedere dal 1939.
Lo scrittore suscitò parecchio interesse soprattutto per “Aspettando Godot”, considerata l’opera principe del “teatro dell’assurdo”. Cos’è questa particolare forma teatrale? È una messa in scena in cui, di fatto, si esprime la mancanza di significato della vita moderna portando sul palco trame prive di logica e senza una conclusione vera e propria rimarcando la vacuità della vita dell’uomo.
E così i protagonisti di “Aspettando Godot”, aspettano invano l’arrivo di Godot che però non si presenta mai e nell’attesa riflettono sulla loro intera vita: Godot altro non è che un evento o una persona che restiamo ad aspettare sperando che cambi la nostra vita.
Beckett alla domanda su chi fosse Godot ha risposto: “Non chiedetemi chi sia Godot, se lo sapessi ve l’avrei detto.” Forse ognuno di noi ha il suo personale Godot.