Il Centro Georges Pompidou venne inaugurato nel 1977 e la sua costruzione e realizzazione si deve a Georges Pompidou, presidente della Repubblica Francese dal 1969 al 1974, fortemente intenzionato a donare a Parigi un centro che fosse altamente interdisciplinare: fotografia, design, arte e anche una grande biblioteca pubblica all’interno di un unico complesso museale.
La progettazione del Centre Pompidou è stata curata da alcuni architetti italiani come Renzo Piano e Gianfranco Franchini. La particolarità architettonica deriva dalla scelta di utilizzare delle tubature esterne colorate in cui ad ogni colore è abbinata una funzione: gialle per l’elettricità, rosse per gli ascensori e le scale mobili, verdi per l’acqua e blu per l’aria.
La Bibliothèque publique d’information occupa ben tre livelli dell’edificio: è la più grande biblioteca pubblica di Parigi ed offre la consultazione di circa 400.000 documenti di varia natura.
Al quarto e quinto piano invece si trova il Musée National d’Art Moderne, allestito nel 1980 dall’italiana Gae Aulenti, ed ospita, tra gli altri, le opere di artisti come: Marc Chagall, Henri Matisse, Pablo Picasso, Vasily Kandinsky e Joan Miró.
Architettonicamente parlando il Centre Pompidou ha rappresentato una forte rottura: invece delle sale coi marmi all’interno e le facciate decorate è stato progettato un edificio con enormi spazi interni che vengono ridefiniti ad ogni mostra e un allestimento esterno mai visto prima.
E voi avete mai visitato questo museo parigino?