Interviste d’Autore – Stefano Carulli

“La storia non è per i puri di cuore” è l’evocativo titolo scelto per la sua opera. Perché questo titolo?

“Ho scelto questo titolo per cercare di raccontare l’orrore che la sensibilità dell’animo e l’innocenza degli occhi provano nel vedere quei piccoli gesti crudeli al quale nessuno si ferma a dare attenzione, come l’apatico omicidio di un fiore, l’indifferenza dello sguardo verso chi soffre per strada, l’orgoglio che blocca un abbraccio sincero.”

Come è nata quest’opera? A cos’è dovuta questa scelta cromatica?

“Quest’opera è frutto di un lungo e profondo ragionamento sull’importanza della vita, un argomento che nel marzo 2020 ha tristemente colpito ognuno di noi. Ho voluto dare un’importanza spirituale anche ad una vita minuscola come quella di un fiore, il quale lascia sanguinante il terreno da cui viene colto prematuramente da un gesto inerte quanto grazioso, ma senza diritto di compiere quell’orrore. Il colore vuole far trasparire una calma apparente, spezzata da quelle macchie violente le quali raccontano un dramma ormai troppo lontano per esser fermato, ma impresso per sempre nel suolo dal ricordo materiale di quel gesto sconsiderato.”

Nella sua nota biografica scrive: “[…] Cercando attraverso le sue opere di far emergere delle nuove strade di pensiero e di emozioni”. Qual è la strada verso cui vorrebbe portare l’osservatore attraverso quest’opera?

“Vorrei riuscire ad accompagnare l’osservatore attraverso il difficile sentiero della bontà d’animo, ma non quella spesso scambiata per soddisfazione personale, ma la vera via della gentilezza, dell’aiuto verso il prossimo anche per le cose più insignificanti, senza secondi fini ma per la propria morale e bontà. Una via lunga e tortuosa che troppo poche anime intraprendono in questo in brevissimo viaggio tra le stelle che noi chiamiamo vita.”

È un artista e uno studente all’Accademia di Belle Arti di Brera. Qual è il suo obiettivo artistico e professionale? Qual è il suo sogno nel cassetto?

“L’obiettivo professionale e sogno nel cassetto è ovviamente quello di diventare un artista a tempo pieno, continuando gli studi pittorici per dare il contributo maggiore alla comunità artistica mondiale. Tra tutto ciò, però, spero davvero di riuscire a toccare la sensibilità della gente, per cercare di influenzare le persone ad una vita gentile e morale, aiutando spiritualmente e materialmente tutti coloro che ne avranno bisogno sul mio cammino.”

La storia non è per i puri di cuore
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