A lezione con Dantebus – Vasilij Kandinskij

Vasilij Kandinskij è considerato uno dei padri dell’Astrattismo ma, prima di fondare una nuova corrente pittorica, la sua arte fu notevolmente influenzata dall’Impressionismo francese, in particolare dal fauvismo caratterizzato dall’uso di colori accesi e sgargianti. 

L’opera “Composizione VIII”, realizzata nel 1913, è il suo manifesto artistico nel quale esprime chiaramente il suo intento a non rappresentare un soggetto preciso e riconoscibile aprendo definitivamente la via all’Astrattismo.

Nel corso degli anni nei quadri di Kandinskij compaiono sempre di più le forme geometriche, soprattutto il cerchio, identificato con il cosmo, il triangolo e il quadrato. L’artista spiegò le sue scelte stilistiche nel suo “trattato teorico” datato 1911: ad ogni colore era associata una forma geometrica, il giallo per il triangolo, il blu per il cerchio e il rosso per il quadrato.

Sicuramente l’arte astratta, più di ogni altra, è di difficile interpretazione e soggetta a molte critiche… Kandinskij la pensava così: “Di tutte le arti, la pittura astratta è la più difficile. Richiede che tu sappia disegnare bene, che tu abbia una maggiore sensibilità per la composizione e i colori e che tu sia un vero poeta.”

A voi piace l’arte astratta o avete gusti più classici?

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