Il 16 febbraio 1907 moriva Giosuè Carducci, un anno dopo aver vinto il Premio Nobel per la letteratura: fu il primo italiano a vincerlo!

Tutti noi lo conosciamo come Giosuè ma questa forma grafica è stata più volte messa in discussione… sembra che possa esserci stato un errore di trascrizione nell’atto di nascita e così il suo nome sarebbe stato in realtà Giòsue!

Laureatosi in Lettere nel 1860 venne incaricato dal Mamiani (allora Ministro dell’Istruzione) a tenere la cattedra di Eloquenza italiana, in seguito chiamata Letteratura italiana, presso l’Università di Bologna dove rimarrà in carica fino al 1904.

Abbiamo più volte, nel corso della nostra carriera scolastica, letto e analizzato le sue poesie, fra tutte “San Martino” e “Pianto antico” ma cosa sappiamo sul Giosuè uomo?

Fu grande amante del cibo! Sono famose le sue “ribotte”, grandi mangiate organizzate con gli amici che pare iniziassero al mattino per terminare solo alla sera!

Nessun amante del cibo disprezza il buon vino e questo vale anche per Carducci tanto che in un’osteria di Desenzano del Garda una lapide recita: «Qui Giosuè Carducci, nei mesi di luglio e ottobre, degli anni 1882-85, spesso libero da scocciatori, per sedare l’ardore dello spirito, per sciogliere l’amaro degli affanni, per temprare il vigore e la grazia; ilare e di buon umore attingeva dai vini vigore e grazia.»