Intervista d’Autore – Patrizia Basile

1.  Come mai ha trovato, come scrive nella sua nota biografica, proprio nella poesia la possibilità di esprime sé stessa?

Ritengo che la poesia nasca dal profondo dell’anima, nelle più recondite stanze dell’essere, ed io scrivendo riesco ad esternare ed esprimere nel miglior modo tutto ciò che si nasconde dentro di me. Fin da bambina, ho amato la scrittura, adoro scrivere su di un foglio di carta bianca a mano quindi, sempre prima a mano, le emozioni e le sensazioni che mi appartengono. Mi ritrovo oggi come in passato con la penna tra le dita, in questo modo mi sento padrona di me stessa, poiché esprimo veramente ciò che detta la mia anima.

2. Poesia e condivisione: c’è qualche messaggio in particolare che vorrebbe trasmettere attraverso la sua arte e chi è il lettore ideale?

Un messaggio sì, sicuramente d’amore, di condivisione; mentre scrivo, come detto in precedenza, io esprimo il mio modo di essere, di affrontare le difficoltà e spero che chiunque desideri leggere le mie cose, sappia cogliere qualcosa che possa riportare un messaggio di speranza e di positività e che malgrado le sofferenze, l’andare altalenante della vita di ognuno, capisca che si può risalire anche dopo che si è naufragati nel mare della depressione, della fragilità e delle incomprensioni. Che si può riemergere, ci si può salvare, si può rinascere. E se questo, avviene per mezzo della poesia come nel mio caso e della scrittura in sé, io ritengo che sia semplicemente meraviglioso. Detto questo, io credo che non ci siano lettori ideali, poiché siamo esseri umani e viviamo stagioni della vita che ci riportano problematiche simili, ma che ovviamente affrontiamo differentemente a seconda dell’età, della maturità, in cui le stiamo vivendo. Per cui la poesia è un’ancora di salvezza a qualunque età e per qualsiasi tipo di personalità, a parer mio.

3. Alcuni suoi componimenti sono in simil prosa. Ha mai pensato di mettere alla prova la sua creatività e dedicarsi anche ad altre forme di scrittura?

Sinceramente molto spesso, mentre rileggo i miei testi, mi passa nella mente e nel cuore il desiderio di scrivere cose differenti, di affrontare nuove sfide. Generi, come la narrativa oppure la saggistica. Si, devo dire sinceramente, mi piacerebbe moltissimo dedicarmi ad altre forme di scrittura che in un futuro prossimo vorrei, apprestarmi ad esplorare.

4. Nei titoli dei suoi componimenti ci sono richiami e riferimenti a elementi naturali: l’inverno, le farfalle, il vento. Quanto e come la natura influenza i suoi processi creativi.

La natura ed i suoi cambiamenti influenzano in maniera quasi completa le mie creazioni, in quanto, ho avuto fin dall’infanzia un’indole malinconica, amante dell’autunno e soprattutto della pioggia. Del cantare lento dell’acqua sulla terra, amo l’odore del mondo dopo che ha piovuto. Le farfalle con le loro ali delicate vivono sì vite brevi, restando però, libere di vedere lo scorrere del tempo da una prospettiva migliore: attraverso il cielo, chiaramente, proveranno sicuramente sensazioni magiche. Amando io stessa il volo, riesco ad immedesimarmi in queste emozioni profonde, che nascono dalla libertà di volare e dai cambiamenti che prendono vita, dal soffiare dei venti.

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