Editoria, questa sconosciuta. Sì, perché il lettore (o consumatore) si trova ad acquistare il libro “finito”. Ma cosa c’è dietro la sua realizzazione?
Dantebus è una realtà che nasce da un social network per artisti per trasformarsi poi in una Casa Editrice vera e propria. Dantebus seleziona, grazie ai concorsi indetti ogni anno, gli autori più meritevoli per delle proposte di pubblicazione (come specificato nel bando di concorso): nascono così le collane di poesia, pittura e fotografia. Gli artisti hanno la possibilità di accedere non solo ad una pubblicazione cartacea ufficiale, con regolare codice ISBN, ma anche a degli strumenti tecnologici che gli permettono di rendere fruibile la loro arte con un solo click. Ecco i primi due elementi indispensabili: un autore e dei testi.
Questi due elementi da soli non bastano per realizzare un libro: c’è bisogno di una redazione che si occupi del lavoro di editing, della correzione di bozze, di un grafico che realizzi una copertina e di una tipografia che stampi il libro e lo faccia dunque arrivare, finito, sugli scaffali di una libreria. La distribuzione avviene in formato ebook sugli stores di Feltrinelli, Amazon, Mondadori, Apple ed Ibs; il formato cartaceo è acquistabile su Amazon (con spedizioni in tutto il mondo) e presso lo Showroom Art&Book in Via Margutta 38 a Roma.
Tutto questo iter ha, ovviamente, dei costi: Dantebus offre dei progetti di pubblicazione, sì a pagamento, ma ad un costo davvero irrisorio considerato che gli autori, oltre ad una pubblicazione ufficiale, hanno a disposizione anche degli strumenti tecnologici come una App e un Sito Web personale, una videopoesia o una Galleria 3D.
Dantebus è attiva anche in progetti dal fine sociale: nasce così Dantebus dal social al sociale, ne è un esempio l’ultimo libro, uscito in estate e presentato durante l’evento di premiazione dei concorsi, “Il Campione” di Massimiliano Rosolino una storia d’amicizia tra il campione olimpico e Davide, bimbo affetto dalla rara sindrome di Pitt-Hopkins: tutti i proventi dalle vendite sono infatti devoluti in beneficenza all’Associazione Italiana Sindrome di Pitt-Hopkins.
Qual è però l’opinione dei diretti interessati? Le esperienze degli autori pubblicati sono raccolte nella sezione “Dicono di noi” sul sito web (https://www.dantebus.com/dicono-di-noi) dove è possibile leggere le recensioni degli artisti pubblicati insieme ad una rassegna stampa che presenta le collaborazioni più importanti tra cui RTL e La Repubblica.
Giovanni Puma, ad esempio, scrive questa recensione rispetto alla sua esperienza di pubblicazione: “Dantebus mi ha dato la possibilità di pubblicare il mio lavoro. In fondo non è vero che scriviamo per noi stessi. Scriviamo per un pubblico di lettori ai quali comunicare i nostri stati d’animo, ai quali raccontare il mondo che vediamo o che sogniamo. Grazie a Dantebus le mie poesie hanno preso forma, hanno cominciato a viaggiare. I libri sono curati nella forma (copertina, carta) e nella sostanza. Le introduzioni hanno restituito in pieno il senso del mio lavoro. Non so a quanti lettori arriveranno i miei scritti, sono contento che siano diventati libro. Per questo sarò sempre grato a Dantebus per quello che fa e che continuerà a fare con chi in un modo o nell’altro per brevità può definirsi artista.”
Dantebus non si “limita” solo a pubblicare i testi ma vuole presentare i suoi autori al pubblico. All’interno del blog (https://blog.dantebus.com/) è presente la sezione “Interviste d’Autore” dove è possibile leggere le interviste realizzate agli autori già pubblicati che, oltre a parlare della loro arte, esprimono la loro recensione e gratitudine sul lavoro svolto dalla Casa Editrice. (https://blog.dantebus.com/category/interviste/)
Dunque, in un mondo che corre a mille all’ora c’è ancora chi, come Dantebus, fa attenzione ai dettagli dando importanza non solo ai testi ma anche alle opinioni e alle recensioni dei suoi artisti per migliorarsi e offrire servizi di miglior qualità ogni volta.