A lezione con Dantebus – Ezra Pound

Ezra Pound è uno dei poeti del Novecento più controversi soprattutto per il suo avvicinamento all’ideologia Fascista e Nazista.


La sua poetica portò in Gran Bretagna un linguaggio più sperimentale e ricco di commistioni, fu un grande sostenitore della poesia italiana apprezzando in particolar modo Dante e Guido Cavalcanti.


La caratteristica di Pound è la sua concezione della figura del poeta, convinto che non potesse astrarsi dalla realtà circostante. Per questo motivo si interessò largamente al conflitto tra economia e finanza dedicando all’argomento due libri: Abc dell’Economia e Lavoro e Usura.


L’adesione al Fascismo e al Nazismo costò al poeta non pochi problemi, lo stesso Hemingway, suo caro amico, lo attaccò duramente salvo poi intercedere per lui quando fu catturato dalla Resistenza Italiana e imprigionato.


Nel 1945 venne liberato dalla prigionia e trasferito in America dove trascorse 15 anni in un ospedale psichiatrico dopo essere stato dichiarato schizofrenico, depresso e paranoico.


Hemingway nel 1954, dopo aver vinto il Nobel, dichiarò che fosse il momento giusto per liberare Pound e così nel 1958 Ezra Pound venne rilasciato e scelse l’Italia come sua nuova casa.


Indubbiamente una figura complessa che al di là delle sue idee personali ha lasciato al mondo una eredità poetica dall’immenso valore grazie ai suoi “Cantos”.

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