Come nascono le sue poesie? Sono il risultato di un processo creativo metodico e costante oppure istintivo?

“Il mio approccio alla scrittura risale sin dall’adolescenza. Da giovanissima annotavo riflessioni e pensieri in un diario in relazione a esperienze che mi trovavo a vivere e che mi colpivano. Crescendo ho maturato queste riflessioni dandone una forma, uno stile iniziando così a sviluppare le prime poesie dettate da situazioni di vita talvolta forti e dolorose.”

Quali sono i suoi punti di riferimento letterari? Quali autori l’hanno più influenzata a livello stilistico e perché?

“I generi letterari a me più confacenti sono la poesia e il teatro. L’autore che più mi ha influenzato è Montale perché la sua poesia richiama la crisi dei valori della vita dell’uomo. Montale tratta temi chiave nelle sue poesie come il male di vivere e una felicità limitata, momentanea.”

Cos’è per lei la scrittura, quale funzione assolve nella sua vita? Come è nata questa sua passione?

“La scrittura per me è salvezza, respiro vitale, mi permette di descrivere meglio situazioni di vita che oralmente non riuscirei a spiegare. Questa passione nasce e si sviluppa sulla scia di episodi di vita intensi e drammatici.”

Se dovesse descrivere in un solo termine la sua poetica quale utilizzerebbe?

“Poetica del ricordo.”