Se dovesse descrivere in una sola parola la sua produzione fotografica, quale sarebbe e perché?
“Introspettiva! L’introspezione consiste nell’osservazione e analisi della propria interiorità: desideri, sentimenti, stimoli del pensiero, come pure il senso dell’identità di una persona. In “Oltre l’immagine” c’è tutto questo. C’è la necessità di andare oltre ciò che si vede al primo sguardo, di rompere le barriere della “superficialità” scoprendo nuove sfumature, colori e ombre che vivono in ognuno di noi.”
Come è avvenuta la scelta dei soggetti da fotografare? Perché proprio i tulipani?
“Il tulipano è delicato, colorato, bello. Apparentemente perfetto! Ma con significati diversi a secondo del colore dei suoi petali. Può avere mille sfumature proprio come ognuno di noi.”
Quanto è importante la tecnica e quanto l’ispirazione, la parte più emozionale nel processo creativo?
“La tecnica è importante, ma non indispensabile. Una foto tecnicamente perfetta rappresenta una foto impeccabile, ma di base può non dire nulla. È uno scatto punto! È attraverso l’emozione che si raccontano le storie più belle.”
Tra queste opere quale sente che la rappresenta al meglio e perché?
“Tutte le opere sono una parte di me. In ognuna di loro ci sono luci, colori e ombre che mi appartengono. Quindi non posso dire di averne una che mi rappresenta al meglio. Ogni immagine è un puzzle che composto racconta una storia e che ci guida nel viaggio dell’ interiorità.”