Cogliere l’attimo e i suoi infiniti dettagli
La fotografia è infinita e voglio vivere fotografando.
Mentre scatto il tempo scorre senza che me ne accorga.
La mente scorda tutti i pensieri e in caso di dolori passano anche quelli.
La fotografia per me è come aria.
(Ksenia Guennadievna Bianchi Tchaika)
Da dove nasce l’intenzione di pubblicare una sua personale raccolta di fotografie? Come mai ha deciso di raccoglierle tutte foto in bianco e nero?
Nasce dall’emozione di sfogliare i libri fotografici di grandi artisti. Vedere una fotografia in digitale non avrà mai l’impatto di un’ opera stampata e poi sono un’amante dell’odore dei libri nuovi. La raccolta è completamente in bianco e nero perché è il tipo di fotografia che prediligo in quanto è una connessione alle origini fotografiche, un modo per non avere distrazioni dal soggetto e per far volare la fantasia di ogni spettatore che potrà colorare ogni scatto dentro la propria mente.
Come ha scelto il titolo dell’opera “Viaggiando per il mondo attraverso la lente” e perché?
Sono un’osservatrice di natura, la lente mi aiuta a trovare nuovi dettagli, inquadrature, giochi di luce e i viaggi mi permettono di vedere sempre qualcosa di meraviglioso. Il titolo è nato dall’unione di queste mie due grandi passioni.
Qual è il messaggio che desidera lanciare tramite il suo libro?
Vorrei che le persone si soffermassero a vedere le bellezze che ci circondano quotidianamente. Ogni scorcio, ogni soggetto può nascondere qualcosa di strepitoso che è sfuggito a un occhio fugace.
Quali sono i suoi punti di riferimento artistici? Quali autori l’hanno più influenzata a livello stilistico e perché?
Mi ricordo ancora i brividi che ho avuto davanti alle opere del FOAM ad Amsterdam di Helmut Newton. In quel momento ho capito che avrei voluto avere una macchina fotografica in mano invece di scattare con uno smartphone. Le fotografie di Sebastiao Salgado sono per me fonte di massima ispirazione. I ritratti di Steve McCurry mi emozionano ogni volta. Dorothe Lange mi affascina per come catturava l’umanità. Ansel Adams mi permette di viaggiare atrraveso i suoi scatti. Cartier Bresson mi ha avvicinato alla streetphotography. Elliott Erwitt mi diverte con la sua ironia.
Come realizza i suoi scatti? Sono frutto dell’ispirazione del momento oppure tende a ricercare situazioni e luoghi in cui poter realizzare lo scatto perfetto?
I miei scatti sono creati sul momento. Le volte che sono senza la macchina fotografica mi immagino gli scatti dentro la mia mente e certe volte torno.
Ci dica di più sui suoi studi e la sua tecnica… Ho iniziato a scattare in digitale nel 2018 e non ho mai sperimento l’analogico. Imparo dai libri, tutorial e tanta pratica. Prediligo gli scatti naturalistici ma noto che nell’ultimo periodo la street photography e i ritratti mi stanno attirando sempre di più. I miei scatti vengono postprodotti senza alterazioni di composizione o soggetti. Gioco solo di luci, texture per dare maggiore carattere a ogni scatto.