Realtà e immaginario sono due facce della sua arte. Come mai, pur dipingendo soggetti reali, sente l’esigenza di portarli in un mondo magico e incantato?
“Ci potrebbe essere la risposta già nella domanda. Il fatto è che mi piace lavorare per far conoscere un altro mondo, fatto però di fantasia, dove nel vedere queste opere per me dà una sensazione di gioia e serenità, lasciando fuori i problemi di questo mondo.”
Quali sono i colori prevalenti della sua tavolozza e da dove deriva questa scelta?
“Per la scelta dei colori sulla tavolozza, prima c’è lo studio dell’immagine da rappresentare, e in base a quello scelgo i colori. Il colore che preferisco è la gamma dei colori che va dall’azzurro al blu. Vengono poi i colori vivaci dai gialli ai rossi; il nero lo uso per far risaltare di più questi.”
Come nascono le sue opere? Sono il risultato di un processo creativo metodico e costante oppure istintivo?
“Dipende da quello che devo fare: se è un’opera che potrebbe essere un regalo io cerco di farlo personalizzato a chi lo riceve, ma nello stesso tempo sia bello e anche utile (una maglietta, un orologio in legno, un ritratto). Qui è una scelta istintiva e creativa. Nelle opere reali quando vedo una bella immagine su internet la salvo e archivio cosicché quando ho tempo, realizzo. Partecipando a un gruppo artistico del comune eseguo anche opere a tema a seconda dell’argomento scelto.”
Qual è il sentimento o il messaggio che desidera trasmettere all’osservatore delle sue opere?
“Dare felicità, spensieratezza, una piccola distrazione dalla realtà. Far conoscere la bellezza della natura in sé meravigliosa; dalla terra ai fiori, dagli animali ai bambini, dal cielo all’acqua con tutta la vastità di colori e sfumature. E far notare qualche particolare che potrebbe passare inosservato ai più.”