Dopo un’attenta riflessione sui personali componimenti poetici realizzati in questi anni, ho sentito l’esigenza di raggruppare i miei testi in un’unica racconta che potesse far emergere il mio essere, il
mio pensiero, quello che trova uno spazio tutto suo nella scrittura e che si appassiona a delineare a
volte elementi introspettivi, altre connotazioni esterne della realtà contingente.
La scelta del titolo: “Cristalli di rime ambrate” richiama alla mente le numerose sfaccettature di un cristallo che, attraversato dalla luce, rifrange svariati colori. Questi, accompagnati dall’immagine di “rime ambrate”, creano tele nell’infinità del cielo generando quadri variopinti e tridimensionali.
Le poesie, infatti, spesso tratteggiano scenari che appaiono nitidi come foto: queste ultime si materializzano nella mente di chi legge attraverso un lessico semplice e di impatto che non sia incomprensibile o di difficile fruizione per il lettore ma che, al contrario, sia immediato, diretto e di facile accessibilità.
La scelta stilistica di una lettura scorrevole ha l’obiettivo di mettere alla portata di tutti l’arte della
poesia, che non è infatti lontana dal mondo circostante ma che, invece, ci aiuta a interpretare la
realtà con la giusta ottica necessaria per farci comprendere come intensità e distacco coesistono
entrambi per filtrare gli eventi e fornirci una corretta visione globale.
Il poeta, quindi, appare come un filosofo dell’esistenza, con i suoi versi dipinge l’universo con parole delicate, sensibili e oneste. Il suo compito è aprire gli occhi del lettore per una maggiore consapevolezza di sé stesso, analizzando in particolare tematiche intimistiche, oppure in altri casi evidenziando situazioni reali su cui viene sottoposta particolare attenzione. Il vaglio della ragione del poeta è intriso di sentimenti, emozioni, stati d’animo e la visione che fornisce è solo uno spunto di riflessione su cui tutti i lettori sono chiamati a rispondere.
Il lettore è la parte fondamentale, è infatti colui che, nel suo approccio al testo poetico, si emoziona, prova sulla sua pelle, interiorizza i sentimenti, razionalizza i versi e li rende propri: in generale fa vivere dentro di sé ogni poesia, lasciandola vagare nei meandri del suo essere.