Intervista d’Autore – Torab Ghassaban

Gli elementi naturali risultano essere importanti nei suoi componimenti, quanto la natura e in che modo la influenza nella scrittura?

Noi stessi siamo fatti dai medesimi elementi che compongono la natura, semplicemente in forme ed espressioni diverse. Seguo la legge del cuore per poter comprendere la grazia ricevuta per mezzo delle particelle che animano la sua sostanza.

Ha mai pensato di dedicarsi ad altre forme di scrittura? Se sì, quali e ha già provato?

Al momento no, ritengo che la poesia sia la forma di espressione più vicina al mio essere. La poesia regala dimensioni che esulano dalla realtà e dal tempo.

Come si combinano nella sua vita la passione per la poesia, l’arte, e il lato più scientifico?

La scienza è una legge matematica, l’arte è pura intuizione, tuttavia spesso si incontrano per integrarsi reciprocamente. L’arte per il suo principio, dona un’alta sensibilità, aiutando a penetrare nelle formule e scoprire il lato nascosto della scienza.

Ci piacerebbe che commentasse una sua poesia, presente nella raccolta, per cogliere al meglio il suo significato:

Il Vagabondo
Inferno
che ti accende.
Beatitudine
che ti trascende.
Tra due sfondi
io:
in fuga
dall’ignoto,
nudo
ad ondeggiare
intimamente
al traguardo
negli alveoli
del mio
“limitato tempo”.

Provengo da una dimensione unica, senza dualismo e, nel mezzo, libero dalle circostanze. Dopo la nascita sono limitato nel corpo; cosciente di ciò, in questo transito per sormontare ogni conflittualità, non accetto né il bene né il male. Colmo di fiducia, in balia dell’ondulante vita, sono rassegnato alla nunzia del mio avvenire e resto in attesa che mi indichi la via di ritorno.

 

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