Interviste d’Autore – Cristina Puccio

Il titolo dello scatto che ha scelto di esporre è “Voglio pensare al trapasso che ti ha fatto riflettere sulla vita (come in uno specchio)”. Perché ha scelto di esporre proprio questo scatto e quali sono le emozioni che vorrebbe far arrivare al pubblico?

“Ho scelto di esporre lo scatto raffigurante uno spettacolare tramonto poiché si collegava all’evento che volevo immortalare, ovvero quello del trapasso da una dimensione all’altra, dove si è ritrovato catapultato mio padre morendo. Ciò che vorrei trasmettere al pubblico sono due messaggi strettamente correlati tra di loro: dopo qualsiasi brutto e triste evento ne consegue uno buono, basta pensare alla stagione invernale che, per quanto lunga possa essere, cederà il posto a quella primaverile. Di conseguenza, tutti dobbiamo sforzarci di tirare fuori la nostra innata forza che sempre ci aiuta ad attraversare i momenti bui della nostra vita, ricordandoci però che anch’essi hanno la loro fine.”

Nella sua biografia racconta di coltivare la passione per la fotografia fin da adolescente. Quando ha capito che fosse appunto una passione e non solo un passatempo?

“Ho capito che la fotografia, da piacevole passatempo, era diventata per me una vera e propria passione quando scattando le immagini che più mi piacevano sono andata a trasformare i miei pensieri più profondi captando l’attimo dello scatto della durata di pochi secondi. È lì che ne ho dedotto che dobbiamo focalizzarci sull’obiettivo se desideriamo raggiungere la meta prefissata.”

Quali sono i soggetti che preferisce ritrarre nei suoi scatti?

“Ciò che più mi piace ritrarre sono i paesaggi, pieni di tutte quelle luci e colori che suscitano in me un grande entusiasmo per la vita.”

La fotografia ha svolto un ruolo terapeutico nella sua vita aiutandola a superare dei momenti dolorosi? Se sì, in che modo e misura?

“La fotografia, per tutti i motivi elencati, ha avuto per me un ruolo terapeutico, aiutandomi ad affrontare e soprattutto a superare momenti molto duri, conferendomi una profonda sensazione di pace interiore.”

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