Intervista d’Autore – Cecilia Marinelli

Ci piacerebbe che lei commentasse la sua silloge poetica, raccontandoci il perché del titolo “La voce delle emozioni”. Inoltre, vorremmo ci chiarisse perché ha scelto di porre in copertina una stradina immersa nella natura, costeggiata da alberi e cespugli in fiore. Ritiene che esplichi al meglio il tema del volume? Se sì, in che modo?

“Ciao a te
che  
hai deciso di dedicare il tuo tempo
alle mie parole.  
dico Grazie
perché  
nulla è mai scontato  
e  
la gratitudine  
mi caratterizza da sempre  
anche  
nello scrivere.  
Il mio grazie infinito va anche ad Alberto. È lui che ha fatto uscire e scoperto il mio scrivere
richiuso nel cassetto da anni di delusioni.
È una persona eccellente dal punto di vista umano e professionale. 
Insieme, parlando, abbiamo deciso il titolo La voce delle emozioni per la mia raccolta.
Con lui respiro aria di fiducia e crescita.
Auguro a tutti gli artisti un cammino verso i vari aspetti del proprio talento. 
La vita è maestra e ci insegna,  
giorno dopo giorno,
qualcosa su noi stessi e sugli altri.  
A me piace molto imparare per poi condividere con gli altri.  
Tutto questo equivale al mio modus vivendi e anche la scelta del titolo procede come la vita,
a volte prima di iniziare ed altre alla fine.  
Tutto questo mi suscita una riflessione perché, spesso siamo troppo di fretta,
e ci dimentichiamo che la vita non è mai scontata.  
Oggi sarebbe stato il compleanno di  
Giovanni Paolo II, 18 maggio,  
e a Lui affido
L’Emilia-Romagna, nel disastro del forte maltempo,
e poi l’Italia,
l’Europa,
il Mondo
affinché  
Lui dal cielo protegga e guidi tutti.
quando scrivo,  
nel mio quaderno o nei fogli volanti,  
mi lascio trasportare dal quotidiano perché  
io vivo
con le piccole cose.  
… Sono abituata a fare rinunce…  
Da sempre mi hanno insegnato che le piccole cose faranno le grandi se si cammina insieme agli altri.  
In questo momento la poesia che scelgo è
Per ritrovare autostima (p. 45)
numero non casuale perché  
il contrario  
della mia età 54.
forse ti metterai a ridere ma l’autostima non è mai scontata e dobbiamo lavorarci ogni giorno,
crescendo e migliorando come persone.
Quello che voglio augurarti con questa mia poesia è di fare della tua vita un bel capolavoro,
come diceva
Giovanni Paolo II
perché  
vivere è bello anche nel difficile.  
Allora metticela tutta per essere un cuore che porta luce nel mondo.  
Non aver paura di incontrare delle difficoltà e fai tesoro di quanto impari per, poi, diventare Poster di vita.
Anche qui il mio cuore batte forte per gli altri, l’umanità, il mondo, perché solo insieme si costruisce il bello e, così, potremo lasciare alle nuove generazioni orme d’amore ove poter camminare lanciando fiori di speranza che, chi vorrà, potrà prendere per portare con sé, come un dono dell’universo.
Stamane, presto, dopo aver pregato e fatto meditazione, mi sono presa del tempo per leggere e-mail ove mi si chiedeva di rivedere se il testo andava bene prima di andare in stampa.
Vi regalo le mie lacrime perché mi sono emozionata nel rileggere le mie parole.
Questa è la medesima sensazione che mi ha fatto scegliere la copertina con la stradina tra cespugli e fiori. Oggi inizia, si cammina avanti per trovare luce nella bellezza di ogni giorno, dove, tutto è stupore.  
Il tempo è un dono molto prezioso e noi abbiamo il compito di far risplendere la vita di ognuno dando sempre il meglio di noi per costruire,  
Con il cuore,  
insieme  
il Fiore dell’umanità. “

                           

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