Interviste d’Autore – Anna Maria Gargiulo

Cos’è per lei la scrittura, quale funzione assolve nella sua vita? Come è nata questa sua passione?

La scrittura per me è un’esigenza nativa, come se la realtà per me prendesse corpo solo attraverso la scrittura. Per questo motivo ho bisogno di scrivere tutto e su tutto: una sorta di chiarezza del mondo che nella scritta parola prende forma con le sue luci e le sue ombre.

I termini che sceglie di utilizzare nelle sue poesie sono ricercati e studiati oppure sono frutto dell’ispirazione del momento?

No, ma alla rilettura della bozza di ‘ispirazione’ segue un lavoro di ascolto e revisione: qui subentra un’attenzione linguistica alla ’parola’, al suo senso e al suo suono.

Qual è il sentimento che la spinge a scrivere poesie? Sente che la aiuta ad affrontare meglio i sentimenti e la vita quotidiana?

Un testo poetico nasce da sé, spesso quando non te l’aspetti (qui è in gioco la circostanza, l’ispirazione) e magari in quel momento dà consapevolezza di un ‘sentimento’, di un’idea: il sentire poetico è una sorta di ‘cartina di tornasole’, un rilevatore dei sentimenti.

Ritiene che il poeta abbia una sensibilità maggiore rispetto agli scrittori che si dedicano invece alla prosa? Se sì o no, perché?

Per niente. La sensibilità non è maggiore o minore ma semplicemente diversa. La poesia segue la via breve dell’intuizione (e poi della riflessione e cura del testo), chi fa prosa ha necessità dello sviluppo di un discorso e delle sue varie esplicazioni finalizzate allo scopo del discorso: ciò richiede un lavoro di tipo diverso, rispondente al tipo di prosa etc.)

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