Da dove nasce l’idea di “Esercizi di scrittura”? Ha scritto questi racconti appositamente per questa raccolta oppure li aveva già elaborati?
“Devo essere sincera, non c’è stata un’idea iniziale o un avvenimento che mi abbia spinta a scrivere “Esercizi di scrittura” è successo e basta, parola dopo parola, verso dopo verso, ed in grandissima parte li ho scritti appositamente per questa raccolta. Ancora adesso quando ne rileggo qualche passo, stento a credere che quella che scrive sono proprio io; ora non fraintendetemi, sono conscia di non aver scritto chissà quale poema, ma essere riuscita a riappropriarmi dell’uso delle parole attraverso la scrittura mi riempie di gioia e di sincero orgoglio. Per il titolo mi sono ispirata al libro del Maestro Andrea Camilleri “Esercizi di memoria”.”
La sua raccolta è dedicata a tutte le donne della mia famiglia. Che ruolo hanno queste ultime nella sua vita e in che modo sono presenti dei suoi elaborati?
“Le donne della mia famiglia hanno avuto e continuano ad avere un ruolo davvero importante. Le nonne Lilla ed Argia sono state sempre molto presenti nei miei anni giovanili: la Lilla mi affascinava per l’allegria e la schiettezza che era solita avere con chiunque la avvicinasse; l’Argia per la sagacia che esprimeva in ogni suo gesto, il suo aspetto poi, sempre curato ed impeccabile, me la rendeva adorabile. La mamma Maria mi è difficile descriverla, ma è la mia mamma e questo basta. Mia sorella Maria Roberta è anche la mia gemella ed ho avuto l’onore di conoscerla ancora prima di nascere. Le mie figlie Giulia ed Alessandra, mi hanno dato l’opportunità di diventare madre, le mie nipotine Gaia ed Aida sono il nostro futuro e la gioia di vivere! Non tutte le donne della mia famiglia appaiono nei racconti, perché sono distratta e poco attenta alla forma, spero però che per questo, nessuna si senta trascurata.”
Nei vari racconti proposti si legge chiaramente una sua spiccata vena umoristica che l’ha condotta a scrivere “racconti a lieto fine” e fa trasparire il suo grande amore per la vita. Questo umorismo presente nella sua raccolta rispecchia la sua quotidianità? Tende sempre a cogliere il lato “divertente” della vita?
“Sì, nel limite del possibile tendo sempre a cogliere il lato “divertente” della vita, a costo di sembrare qualche volta irriverente ed eccessiva. E poi visto che siamo in vena di confidenze, la vita mi ha portato per un lungo periodo a conoscere da vicino la malattia e la disperazione; ma appena, sono riemersa da quel buio spaventoso, ho assaporato di nuovo con una gioia indescrivibile le cose belle della vita, soprattutto quelle che non costano nulla: il sole, la pioggia, il mare, l’affetto di chi ti vuole bene. E poi come diceva la cara nonna Lilla : “Cento pensieri non pagano un debito!” ed io aggiungo: in attesa della soluzione, sorridiamo ogni volta che possiamo.”
Ha mai pensato di realizzare un “esercizio di scrittura” che prevedesse la stesura di un intero romanzo? Quali sono i suoi futuri progetti come scrittrice?
“Ma allora non posso davvero aver segreti con voi! Appena ultimato “Esercizi di scrittura” ho incominciato a scrivere un romanzo dal titolo: “Amori in gondola” e se son rose fioriranno!”