Interviste d’Autore – Anna Bonato

“Raggiungersi” è il titolo dello scatto che esporrà nel periodo di mostra. Come mai la scelta è ricaduta proprio su questa fotografia?

“La mia scelta è ricaduta su questa fotografia poiché, oltre ad essere un’idea di scatto che avevo in mente da molto tempo, è stato proprio ciò che volevo esprimere e ciò che io sentivo in quel momento, quel bisogno di raggiungersi e di ritrovarsi e quella linea sottile che separa le due cose. Con questo scatto ho provato a spezzare questa linea ed a rompere questo muro, attraversando lo specchio.”

Solitamente usa molto post produrre i suoi scatti o preferisce lasciarli il più possibile “naturali”?

“Solitamente tendo a risolvere delle leggere problematiche di luci/contrasti all’interno delle mie foto ma tendo a non esagerare mai con la modifica proprio per lasciarle più “naturali” possibili.”

Nella sua nota biografica scrive: “Ha sempre cercato di spingersi oltre al semplice scatto ricercando l’invisibilità delle emozioni”. In che modo ricerca l’invisibile? E, soprattutto, pensa di essere riuscita nell’impresa o ci sta ancora lavorando?

“Ho sempre ricercato l’invisibile in ogni mia forma d’arte, non solo nella fotografia. Per me l’invisibile è un’emozione che esce fuori da questa materia: da una foto, da un dipinto, da una scultura. Ricerco delle sensazioni, un “cogliere a prima vista” tutto ciò che sto cercando di esprimere in quello scatto, l’attimo in cui guardando l’opera si possa pensare “sento qualcosa, provo qualcosa”. Questa mia ricerca non è semplice ma la sto coltivando da molto tempo, il mio pensiero si è sempre soffermato sul “provo quest’emozione, vorrei rappresentarla, vorrei renderla visibile”; come concetto sfiora l’impossibile (rendere visibile l’invisibile e materico il non-materico) ma ho sempre pensato che nell’arte questo limite possa essere cancellato.”

Oltre ad avere la passione per la fotografia, studia scultura. Quale di queste due forme d’arte ama di più? E perché?

“Tra la scultura e la fotografia non ho mai avuto una preferenza, le ho sempre sentite entrambe presenti in me allo stesso modo. Ci sono determinate cose che sento di poter esprimere solo attraverso la scultura ed altre che sento di poter esprimere solo attraverso la fotografia; sono due arti che mi danno sensazioni completamente diverse perché, a parer mio, sono molto diverse tra loro: mentre in una c’è la forte ricerca dell’attimo perfetto, nell’altra ci sono ore ed ore passate a creare da zero un’opera che puoi vedere solo nella tua mente.”

Raggiungersi
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