Margutta 6 Pittori Special Edition – Carmela Scuderi

Le sue opere contengono cromie molto accese e colori sgargianti. In che modo sceglie e studia i colori da utilizzare?

“Il colore è pieno di significati per cui la scelta è legata allo stato d’animo di chi lo usa. Secondo me , quindi, le nuance sono legate all’attimo, al momento della creatività. La prima fase della creatività è legata all’istinto, al bisogno di esprimere sensazioni e trasmettere messaggi. Da qui parte la scelta delle immagini e dei colori. Quello che cerco di esprimere è l’anima, la parte più profonda e nascosta di me. Quando inizio un’opera non so mai dove andrò a finire, quello che so di certo è che cerco di far affiorare sempre la positività.”

“Quo vadis” è un’opera chiaramente legata alle disgrazie della guerra. Quando lo ha dipinto e quali sono le sensazioni che vorrebbe trasmettere allo spettatore?

“Questo quadro risale a tempi molto recenti. Il mio intento è quello di evidenziare gli orrori della guerra e che gli esecutori non sono i veri colpevoli, perché eseguono gli ordini superiori. Gli innocenti sono quelli che subiscono i martiri e pagano con la propria vita gli errori dei potenti. La guerra è guerra senza distinzione di partiti o fazioni, porta solo distruzione e morte. La speranza, io, la vedo nel volto della giovane in alto a destra che rappresenta tutta l’umanità che aspira a un  futuro migliore.”

Qual è il suo più grande desiderio o aspirazione in campo artistico?

“Per me la pittura è uno sfogo, un bisogno di comunicare i miei pensieri e le mie sensazioni. La mia aspirazione più grande è quella di essere apprezzata per la voglia che ho di  comunicare, di stabilire un contatto con l’altro, molto semplicemente mi basta constatare che le  persone apprezzino i miei lavori  e spero che quindi possa trasmettere la positività e la voglia di contribuire a un mondo più a misura d’uomo.”

Oltre ad essere un’artista è anche una docente di Storia dell’Arte. Quanto ritiene importante affiancare alla pratica artistica anche lo studio storico dell’arte?

“Il fare è strettamente legato alla conoscenza, quindi è fondamentale avere un’adeguata cultura storica dell’arte. Noi siamo legati al passato e siamo la diretta conseguenza delle azioni e dell’evolversi della storia . Sicuramente è importantissimo studiare, confrontare, analizzare il passato e il presente, per poi essere parte integrante del futuro.”

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