Interviste d’Autore – Grazia Cossu

È stata un’insegnante di sostegno. Ha iniziato a scrivere racconti anche con l’intento di far conoscere le storie di alcuni bambini con cui ha lavorato?

“Sono stata un’insegnante di sostegno per quaranta anni, sono pensionata da settembre di quest’anno. Ho incominciato a scrivere nel 2010 con altri colleghi grazie alla collaborazione degli esperti dell’Università dell’Autobiografia di Anghiari. Il libro “Storie di scuola” che fa parte della collana Capire con il cuore pubblicato nel2016 dalla Erickson nel quale, parlavo del lavoro con i miei bambini particolari e dei meravigliosi rapporti che riuscivo a stabilire con loro. Il tutto era nato come le avventure di un’insegnante ed ho finito per raccontare le storie di alcuni dei miei bambini.”

Ha pubblicato anche un libro dal titolo Diario di una sessantaseienne. Preferisce parlare di sé in prima persona o lasciare spazio alla fantasia?

“Alcune parti di quell’autobiografia mi sono servite per realizzare il mio primo romanzo “DIARIO DI UNA SESSANTASEIENNE – IL RISVEGLIO” edito nel luglio 2021 dalla Kubera Edizioni nel quale racconto in modo romanzato la mia vita, come ho vissuto la morte di mio marito, il lockdown e la travolgente scoperta di un universo formato da anime e fiamme gemelle che mi ha portato ad uscire dalla depressione nella quale ero precipitata. Ho lasciato molto spazio alla fantasia dando al lettore il modo di riflettere su diverse problematiche ed infine lasciando uno spiraglio al seguito della storia. A dicembre è stato pubblicato il seguito del primo libro dal titolo “LA RINASCITA – DIARIO DI UNA SESSANTASETTENNE” nel quale parlo dell’incarico assegnatomi dall’Universo di trasmettere amore e speranza in quanti vengono a contatto con me. Anche in questo libro ho dato libero sfogo alla mia fantasia. Ho partecipato ad un concorso ed ora una mia storia breve fa parte dell’antologia “SCRIVENDO- NATALE 2021” uscita in questi giorni sempre con la Kubera Edizioni.”

Come ha scelto i racconti da pubblicare? Qual è il legame che sente con ognuno di essi?

“Scrivendo e riflettendo tra un libro e l’atro (manca un terzo libro per terminare la trilogia del Diario) ho iniziato a scrivere storie brevi. Queste sono nate nell’ osservare quanto mi accade intorno e cogliendo l’anima delle persone o delle cose con cui sono venuta in contatto durante il periodo estivo in riva al mare. Sono molto legata al protagonista del primo racconto in quanto volente o no è stato il “la” che ha segnato l’inizio della mia carriera di insegnante di sostegno. Stare con Daniel e vivere i suoi progressi per me era molto gratificante, mi sentivo molto coinvolta e intravedevo la mia strada. Nelle altre storie pubblicate in “Vele” parlo di luoghi conosciuti e di persone incontrate, osservate su cui ho iniziato a scrivere. In alcune mi rispecchio pienamente, chi mi conosce bene mi ha detto che scrivo sempre di me, dei miei sentimenti e dei miei desideri o pene. Per fortuna queste persone sono poche, ma in parte hanno ragione. Scrivere per me è liberarmi dal dolore, è superare la perdita e testimoniare la pace e serenità che si possono ritrovare dopo batoste inattese.”

Qual è il genere che preferisce leggere? E quello che invece preferisce scrivere?

“Amo scrivere ciò che penso, che sento nel mio animo e sulla mia pelle, amo raccontare di me, della mia famiglia, di ciò che vedo e di ciò che percepisco negli altri. Da giovane leggevo trattati di psicologia, romanzi, poesie, divoravo libri su libri. Adoravo Foscolo, D’Annunzio, Dacia Maraini. Da un po’ di anni amo gironzolare per mercatini dell’usato e trovare, anzi sono loro che mi chiamano, libri vecchi che porto a casa per pochi centesimi e trattano di religioni orientali, sono trattati sull’amore, sulla vita dopo la morte e qualche romanzo d’amore. Ho seguito lezioni sulla capacità di far riemergere alla mente le vite passate e ho iniziato, con molto timore e rispetto, a scrivere un romanzo storico in cui parlo di una mia vita nel 1400. Sarà la mia prossima sfida, intanto tra un dubbio e l’altro scrivo e ricordo avvenimenti della mia vita su un quadernino verde.”

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