“Chissà, chissà, domani… su che cosa metteremo le mani” sono le prime parole della canzone “Futura” scritta da Lucio Dalla nel 1979 quando c’era ancora il muro di Berlino in una Germania divisa tra Est e Ovest.
Lucio scrisse questa canzone seduto su una panchina di fronte al Checkpoint Charlie la “terra di mezzo” tra la Germania americana e quella russa “I russi, i russi, gli americani…” immaginando la storia d’amore di due ragazzi.
Futura è una canzone più che mai attuale che guarda al futuro con speranza e ottimismo ma vede un oggi incerto e pieno di paure: sono così descritti gli sguardi di questi due innamorati che fantasticano sulla loro vita insieme.
“Sarà stato forse un tuono, non mi meraviglio è una notte di fuoco” continua la canzone, con versi che evocano immagini più che mai attuali, scene a cui siamo costretti ad assistere ogni giorno, in un mondo senza direzione e dilaniato dalla guerra.
Tutte le canzoni di Lucio sono immortali ma Futura descrive perfettamente lo stato d’animo di tutti noi che speriamo di poter gioire al più presto come i due ragazzi che alla fine si dicono, colmi di speranza, “aspettiamo che ritorni la luce di sentire una voce aspettiamo senza avere paura, domani”.
Grazie Lucio.