A lezione con Dantebus – Amedeo Modigliani

Italiano di nascita ma francese d’adozione, difficile inquadrare la cifra stilistica di Modigliani in una sola corrente pittorica, più semplice ricordare i suoi lunghi colli e la particolarità nel non dipingere gli occhi dei suoi soggetti.

Un aneddoto simpatico sulla sua nascita: sembra che la sua famiglia, un tempo agiata, versasse in condizioni disastrose tanto che, mentre sua madre lo partoriva, erano presenti in casa alcuni esattori fiscali. Ebbene, leggenda vuole che, grazie ad una legge che impediva di sequestrare i beni posti sul letto di una partoriente, Modigliani nacque in mezzo ad oggetti preziosissimi!

Come ogni artista maledetto che si rispetti, si trasferì a Parigi e venne soprannominato Modì la cui pronuncia, in francese, somiglia a maudit (maledetto, appunto). In Francia entrò in contatto con i migliori artisti del suo tempo: Picasso, Toulouse-Lautrec, Renoir, Cézanne e Soutine.

I suoi ritratti divennero ben presto iconici ma pare che riuscisse a realizzarli in tempi brevissimi: solo due sedute e senza alcun ritocco! Tante sono le teorie sul perché Modigliani non amasse ritrarre le pupille dei suoi soggetti ma forse la risposta va cercata in una sua celebre frase: “Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi.”

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