A lezione con Dantebus – Perché si dice “per filo e per segno”?

“Per filo e per segno” è una delle espressioni più utilizzate nella nostra lingua per definire un atteggiamento accurato, minuzioso e preciso.

L’origine di questo modo di dire è legata a due professioni: il segantino e l’imbianchino. I segantini, che per mestiere segavano i tronchi degli alberi, e gli imbianchini, che eseguivano il lavoro di tinteggiatura, erano soliti “battere un filo” sia sui tronchi che sui muri: in questo modo il filo, precedentemente bagnato dalla vernice bianca, tracciava perfettamente il confine per segare oppure imbiancare!

Possiamo dire che questa consuetudine rappresenta un righello… ante litteram!

Un’altra teoria riconduce invece questa locuzione al mondo tessile: sembra infatti che espressioni come “filo per filo”; “punto per punto” o “segno per segno” fossero usate frequentemente dai tessitori e, una volta accoppiate ed usate insieme, abbiano dato vita al nostro “per filo e per segno”.

E voi piace fare le cose “per filo e per segno” o preferite farle “per sommi capi”?

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