Interviste d’Autore – Sonia Paolin

Sonia Paolin, alla sua prima esperienza di pubblicazione, è finalmente pronta a divulgare i suoi versi estremamente personali e pieni di vita vissuta. Una poesia che nasce senza preavviso e che l’autrice è sempre pronta a fermare su un foglio di carta. 

Le sue poesie sono molto personali, trattano della sua vita privata. Ha sempre avuto piacere a farle leggere oppure è riuscita ad aprirsi solo in un secondo momento?

“Sì sicuramente sono poesie molto personali. Sono riuscita ad aprirmi solo in un secondo momento. Ho passato un brutto periodo perchè sono venute a mancare delle persone che abitavano con me, malate da anni a cui sono stata vicina per tutto il periodo della malattia. Ho affrontato un periodo di depressione e sapevo che l’unica maniera a per sentirmi meglio era scrivere e liberare la mia fantasia.”

Alcuni versi di una sua poesie recitano: “Vorrei esser nessuno, per non soffrire più e per non far più soffrire.” Può spiegarci meglio questa affermazione?

“Era un periodo particolare: quando vedi soffrire delle persone care e nonostante gli sforzi le cose vanno sempre peggio, non si affrontano bene la malattia e il dolore. Ho perso mia mamma mentre ero incinta, ho avuto una brutta gravidanza: in quel periodo la malattia di mia madre si era aggravata, non ho sopportato bene il dolore. Quando scrivo mi sfogo per tranquillizzarmi, è un mio modo personale per far fronte al dolore.” 

C’è qualche evento della sua vita che l’ha fatta avvicinare alla poesia?

“No, ho iniziato a scrivere quando avevo nove anni. Non c’è stato un evento specifico, per me è sempre stata una cosa naturale.”

“Avere un peso nel cuore e non poterlo dire a nessuno, nemmeno alla mia anima.” La scrittura per lei è una possibilità di sfogo? Un modo per esternare le sue emozioni?

“Sì, quando scrivo devo cogliere il momento, infatti non ricordo mai tutto quello che scrivo. Devo prendere il pensiero altrimenti vola via. Ogni volta che mi viene in mente una sensazione, scrivo: per questo ho carte e penne dappertutto.”

L’arte è messaggio e compie la sua missione quando arriva al pubblico. Come si sente all’idea di intraprendere per la prima volta una pubblicazione?

“Mi sento emozionata perché è una cosa che ho sempre voluto fare ma non ho mai avuto il coraggio di espormi. Adesso invece voglio provarci, la vita non è eterna: ho preso un pizzico di coraggio. Non mi spaventa più l’idea di far leggere agli altri le mie emozioni.”

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