Addio al Maestro Franco Battiato

Si è spento oggi a 76 anni il “Maestro” Franco Battiato.

Impossibile inserirlo all’interno di un genere musicale, lui che aveva fatto dello sperimentalismo il suo marchio di fabbrica: un artista unico

Negli anni di protesta del ‘68 l’incontro con il grande Giorgio Gaber segna un punto di svolta e così Battiato compie i primi passi nel mondo della musica fino ad arrivare al Festival di Sanremo nel 1967. 

Nel 1981 il successo e la conquista del grande pubblico con l’album “La voce del padrone” contenente alcuni dei successi più memorabili come “Bandiera bianca”, “Centro di gravità permanente”, “Cuccurucucù”. 

Negli anni ‘90 Battiato ci ha regalato una delle canzoni d’amore più belle di sempre: “La Cura”, un inno non solo all’amore ma anche alla trascendenza. Un amore che ha cantato in tutte le forme ma, a detta sua, ha provato solo a 16 anni. In un’intervista disse: “Lei mi faceva tremare le gambe. Fu bello perché finì lì”. Il Maestro infatti non si è mai sposato né ha avuto figli.

A cavallo tra gli anni ‘90 e i primi duemila esce la trilogia “Fleurs”, l’opera è soprattutto l’occasione per omaggiare un altro grande cantautore: Fabrizio De Andrè.

Franco Battiato lascia un patrimonio musicale e culturale immenso, oggi come non mai riecheggiano forti le parole di una delle sue canzoni più belle (L’Animale): “Vivere non è difficile potendo poi rinascere.”

Addio Maestro.

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