Padre dell’Esistenzialismo e figura contraddistinta da un carattere poco convenzionale.
Sembra che Kierkegaard avesse problemi psichici: era infatti irrequieto e aveva atteggiamenti paranoici. Più volte nel suo libro “Diario di un seduttore”, scrive di sentirsi come una sorta di vittima colpita da una “maledizione”.
Un esempio delle sue manie è sicuramente la sua storia d’amore con Regina Olsen. I due ottennero dalle famiglie il permesso di sposarsi nonostante la grande differenza d’età di dieci anni: Kierkegaard all’improvviso decise di rompere il fidanzamento perché riteneva di non poter conciliare la sua vita sentimentale con quella intellettuale. Regina non si fece abbattere e dopo qualche anno sposò un suo collega: il filosofo Schlegel!
Celebre è la rivalità tra Kierkegaard e Hegel, i due avevano concezioni filosofiche differenti tanto che Kierkegaard più volte attaccò le idee del collega.
A proposito di editoria, nonostante la sua fama, le opere di Kierkegaard non ebbero subito successo. Il caso più eclatante riguarda il saggio “Briciole filosofiche, ovvero un poco di filosofia”, opera che peraltro è una frecciatina agli scritti sempre prolissi di Hegel. Dopo un anno dalla pubblicazione, vennero vendute solo 17 copie e quando Kierkegaard lo seppe si chiuse in casa per più di una settimana!