“My Way”, la canzone che per antonomasia definisce Frank Sinatra, soprannominato The Voice, non è farina del suo sacco! La canzone infatti ha subito un lungo viaggio prima di essere incisa da Sinatra. La melodia fu inizialmente composta a metà degli anni ‘60 in Francia e dopo essere passata tra le mani di vari cantanti francesi arrivò alle orecchie di Paul Anka, cantante e compositore americano, che ne apprezzò la melodia ma non il testo che raccontava di una storia d’amore: contattò l’editore della melodia e ne acquistò i diritti per il prezzo simbolico di un dollaro. Tentò più volte di riscrivere il testo senza successo finché un giorno venne invitato a cena da Frank Sinatra, suo caro amico. Sinatra gli confessò di volersi ritirare dalle scene e gli chiese di scrivergli una canzone. Paul si mise al lavoro, si immedesimò in Sinatra e compose un testo che potesse rispecchiarne anche il linguaggio, raccontò poi: “Così ho iniziato a digitare… “E ora la fine è vicina…” e da lì è arrivato poi tutto il testo.” Sinatra non restò particolarmente colpito dal pezzo ma dopo un paio di mesi Paul ricevette una telefonata da Frank che gli fece ascoltare la canzone registrata: Frank Sinatra incise “My Way” il 30 dicembre del 1968, l’intero album venne pubblicato all’inizio del 1969. La critica accolse con freddezza l’uscita del nuovo singolo ma ben presto divenne una canzone simbolo, reinterpretata da moltissimi artisti e apprezzata anche dai capi di Stato: il cancelliere tedesco Gerhard Schröder si è commosso mentre nel 2005, durante le sue dimissioni, la banda militare suonava “My Way”; anche l’ormai ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ballato questa canzone insieme a sua moglie Melania la notte della sua elezione.
“My way” non è una canzone simbolo solo per i grandi momenti di transizione della vita ma… a causa del termine “the final curtain”, che molti hanno interpretato come le tende di velluto di una sala per funerali, è una delle canzoni più richieste nei funerali del Regno Unito!