Ciro Esposito

QUANTO BASTA… PER ESSERE POETI

I versi di Ciro Esposito sono così reali da restarne intimamente toccati, quanto basta per suscitare un profondo ed intenso respiro alla fine di ogni componimento. “Quanto basta”, appunto, è una formula bellissima, elegante e raffinata che esprime la capacità di Esposito di vivere di un amore semplice, riconoscendone la massima bellezza e preziosità. Amore in senso ampio e assoluto, per le piccole cose, per la pioggia, il profumo dell’erba, il colore dei fiori, per “tanta semplice bellezza” davanti alla quale il cuore del poeta si accende di timida ma intensa passione. Questo è un dono, la capacità di essere intensi ma sobri, modesti e genuini nel donare al prossimo tanta intimità ed ardore. I versi di Esposito si fanno amare. “Sei bella quanto basta per chi ti sa capire, sei bella quanto basta per chi ti vuole amare”, un romanticismo lieve, dolce, delicato e rispettoso che ama lasciando la donna libera dalla mera funzione di stimolo ed eccitazione che spesso le viene attribuito e che essa stessa sente di dover agire; assumendo invece su se stesso la responsabilità del proprio desiderio si pone da esempio, per primo, per qualcosa di diverso che trascende la lotta tra i generi. Metafore e similitudini coadiuvano l’arte di Esposito e la riempiono di immagini evocative, creando atmosfere magiche e oniriche: riflessi, bolle di sapone, vasetti di marmellata, vesti argentate raccontano di desideri profondi, di incontri di anime, destini che si uniscono. Raccontano, ancora, di grandi speranze che lottano, discrete e umili, contro la malinconia dei giorni passati che suscita un sentimento di dispersione e ambiguità, un moto oscillatorio dove tutto sembra diventare evanescente e precario, vaporoso, sempre “in cerca di quell’attimo che spesso mi sfugge e che solo a volte mi rimane dentro”.

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