Da dove nasce l’intenzione di pubblicare una sua personale raccolta di testi?
Superare la riservatezza e il pudore che ogni poeta, ogni individuo, custodisce nel profondo della propria anima e del proprio cuore, non è stato un compito semplice. L’opportunità si è presentata l’anno scorso, in occasione del mio settantesimo compleanno. È stata mia moglie, con la sua innata delicatezza, a incoraggiarmi a pubblicare alcune delle mie poesie. Dopo aver superato le esitazioni iniziali, ho deciso che era giunto il momento di condividere con gli altri il mio modo di essere, di mettermi a nudo, poiché ogni poesia rappresenta un frammento della propria vita, dei propri sentimenti e della propria essenza. La pubblicazione del libro è stata un’esperienza trasformativa. Ho imparato che non è mai troppo tardi per
inseguire i propri sogni e per condividere con il mondo la propria voce unica. Ho avuto l’opportunità d’incontrare altri poeti e appassionati di poesia, di ascoltare le loro storie e di condividere la mia. Ogni incontro mi ha arricchito, facendomi sentire parte di una comunità più grande, unita dall’amore per la parola scritta e dalla ricerca di verità e bellezza.
Come ha scelto il titolo dell’opera e perché?
Ogni poesia rappresenta un tassello di un mosaico complesso, un riflesso di emozioni, pensieri e ricordi che si intrecciano in un dialogo silenzioso. Le parole danzano sulla pagina, evocando immagini e sensazioni che trascendono il tempo e lo spazio. In questo viaggio, il lettore è invitato a perdersi e ritrovarsi, a esplorare le sfumature della vita che spesso rimangono celate nel frastuono quotidiano.
“Frammenti… d’anima” non è semplicemente una raccolta di versi, ma un invito a guardare dentro di sé, a scavare nel profondo per scoprire le verità che ci definiscono. Ogni poesia riflette esperienze vissute, gioie e dolori, speranze e delusioni. Attraverso queste pagine, desidero condividere la mia vulnerabilità, la mia forza e la mia incessante ricerca di significato in un mondo che spesso appare caotico e privo di senso.
In questo spazio di introspezione, le parole diventano strumenti di relazioni, capaci di unire anime diverse in un abbraccio di comprensione ed empatia. Spero che ogni lettore possa trovare nei miei versi un’eco delle proprie esperienze, un conforto nei momenti di solitudine e una celebrazione della bellezza della vita, anche nei suoi aspetti più imperfetti. Così, “Frammenti… d’anima” si trasforma in un viaggio condiviso, un percorso di scoperta e riflessione che invita a esplorare non solo il mio mondo interiore, ma anche quello di chi legge. Insieme, possiamo costruire un ponte tra le nostre anime, unendo le nostre storie in un grande affresco di umanità. Come un pittore, ogni lettore avrà l’opportunità di dipingere un proprio quadro, e “frammento dopo frammento” potrà costruire una visione personale del mio essere, un intreccio di carne e anima, spirito e umanità.
Ritiene che l’immagine della copertina rispecchi il contenuto e l’intento del suo libro?
Questa immagine incarna il dualismo intrinseco dell’esistenza umana: l’eterna lotta tra luce e ombra, tra speranza e disperazione. L’acqua, con la sua superficie mutevole, simboleggia la natura transitoria delle nostre esperienze e delle nostre emozioni. Essa riflette non solo l’immagine dell’uomo, ma anche il suo viaggio interiore, costellato di sfide e conquiste. La luce verso cui l’uomo è rivolto funge da faro di resilienza, un promemoria che, nonostante le avversità, esiste sempre una via d’uscita, un nuovo inizio. Questo concetto invita a guardare oltre le difficoltà immediate, trovando conforto nella certezza che ogni ciclo di oscurità è seguito da un’alba luminosa. In tal modo, l’immagine di copertina diventa non solo una
rappresentazione visiva, ma anche un potente messaggio di incoraggiamento e forza interiore.
In che modo ha selezionato i testi da pubblicare? Sono testi scritti con l’intenzione di far parte di un’unica pubblicazione oppure li ha selezionati successivamente tra tutta la sua produzione letteraria?
Ho già parzialmente risposto a questa domanda in precedenza. È certo che siano state selezionate con cura.
Qual è il messaggio che desidera lanciare ai lettori tramite il suo libro?
La poesia ci offre uno spazio in cui il tempo sembra sospeso, permettendoci di immergerci in un universo di parole che risuonano con la nostra interiorità. Ogni verso diventa un invito a esplorare l’ignoto, a svelare verità nascoste e a confrontarci con le emozioni più profonde. In questo viaggio, il poeta si erge a guida e compagno, conducendoci attraverso paesaggi emotivi e intellettuali, stimolando la nostra immaginazione e arricchendo la nostra comprensione del mondo. La poesia possiede il potere di dare voce a chi spesso è silenzioso, raccontando storie di lotta, amore, perdita e rinascita. È un mezzo attraverso il quale possiamo condividere esperienze e costruire ponti tra realtà diverse. In un’epoca in cui
le divisioni sembrano prevalere, la poesia ci ricorda la nostra comune umanità, la nostra capacità di empatia e connessione. La poesia è un atto di creazione continua, un dialogo senza fine tra il poeta e il lettore, tra passato e presente. È un invito a non smettere mai di cercare, sognare e sperare. In ogni parola, in ogni silenzio tra i versi, si cela la promessa di un nuovo inizio, di una nuova comprensione e di una bellezza da scoprire.
Quali sono i suoi punti di riferimento letterari? Quali autori l’hanno più influenzata a livello stilistico e perché?
Alda Merini, Konstantinos Kavafis, Sant’Agostino, Silvano del Monte Athos e Umberto Eco, tra gli altri, rappresentano i pilastri del mio percorso letterario e spirituale. La loro opera ci invita a riflettere sul significato profondo dei segni e delle narrazioni che plasmano la nostra realtà. Umberto Eco, con la sua prosa densa e ricca di riferimenti culturali, ci guida in un affascinante viaggio attraverso i labirinti della mente e della storia, dove ogni parola possiede il potere di evocare mondi e significati inaspettati. Alda Merini, con la sua poesia intensa e appassionata, esplora le profondità dell’anima umana, affrontando temi universali come l’amore, la sofferenza e la solitudine. La sua scrittura si erge come un canto di libertà, un invito a non temere le ombre che abitano il nostro essere. La sua esperienza di vita, segnata da momenti di grande fragilità, si trasforma in una forza creativa che risuona in ogni verso, toccando le corde più intime del lettore. Konstantinos Kavafis, d’altra parte, ci offre una visione nostalgica e contemplativa del passato, con versi che evocano la bellezza e la decadenza delle civiltà. La sua poesia è un riflesso di un’esistenza vissuta tra desiderio e memoria, un richiamo a riconoscere la bellezza anche nelle cose effimere, invitandoci a riflettere sulla transitorietà della vita. Sant’Agostino, attraverso le sue Confessioni, ci conduce in un profondo esame di coscienza, esplorando il complesso rapporto tra l’uomo e il divino. La sua incessante ricerca di verità e significato è un viaggio che attraversa i secoli, invitandoci a riflettere sulla nostra esistenza e sul nostro posto nel mondo. Infine, Silvano del Monte Athos, con la sua saggezza monastica, ci offre una prospettiva di contemplazione e spiritualità. Le sue parole ci ricordano l’importanza del silenzio e della meditazione, elementi essenziali per una vita autentica e in armonia con noi stessi e con gli altri. Insieme, questi autori formano un mosaico di pensieri e sentimenti che arricchiscono il mio cammino, spingendomi a esplorare le complessità dell’esistenza e a cercare risposte
alle domande più profonde della vita. La loro eredità continua a ispirarmi, guidandomi verso una comprensione più profonda di me stesso e del mondo che mi circonda.
Quanto e in che modo la sua vita privata, gli studi intrapresi e il suo lavoro influenzano la sua scrittura? Può farci un esempio citando uno dei testi in cui emerge questo aspetto?
I miei studi classici e teologici hanno profondamente influenzato e plasmato la mia formazione poetica, ulteriormente arricchita da periodi di ritiro in monastero. In questo luogo immerso nel silenzio del chiostro e avvolto dalla liturgia benedettina, accompagnata dal canto gregoriano, l’anima si immerge in un’atmosfera di pace e profonda meditazione. Il monastero diventa un deserto interiore, dove il silenzio e il canto permettono all’anima di nutrirsi e riscoprire la sua essenza primordiale. Questa dimensione unica trova la sua espressione nella mia opera”Sacro Silenzio“:
Nel sacro silenzio delle antiche e solenni mura,
dove il tempo sembra aver perso la sua misura,
sospeso, in un’eternità senza confini,
il monastero respira, avvolto in una preghiera perenne.
Risuonare di voci di lode,
oasi di pace in un mondo smarrito.
Ora, voci s’innalzano formando celestiale coro,
gregoriano canto, melodia d’incomparabile bellezza,
e tra le volte sacralità echeggia,
tessendo speranza per l’anima del mondo.
Ascende al cielo, lieve e delicata, fragranza d’incenso,
un filo invisibile che lega la terra al trascendente.
Una danza di fumo che verso il firmamento spinge,
danzando tra raggi di luce
che filtrano dalla schiusa finestra
toccando l’anima.
Vetuste pietre narrano storie di fede e di lotta,
di silenzi colmi di parole non dette.
Passi che, lenti, percorrono il chiostro,
in un cammino di ricerca
di una verità più profonda.
Nel sacro silenzio, tra le mura del mio monastero,
si intrecciano preghiera, canto, e visione d’infinito.
Un perenne narrare le Tue meraviglie.
Attimo eterno, momento sospeso, al di fuori del tempo,
serenità trova l’anima mia
e il mio cuore riscopre l’abbraccio
dell’amore di Dio.
Riesce ad immaginare la sua vita senza la scrittura?
Ogni libro che leggo, ogni parola che scrivo e ogni suono che ascolto arricchiscono profondamente il mio essere, aggiungendo nuove sfumature e profondità alla mia comprensione del mondo. La lettura mi spalanca porte verso universi inesplorati, la scrittura mi consente di dare voce all’inesprimibile, e l’ascolto mi insegna l’arte della pazienza e dell’empatia. In questo incessante dialogo tra mente e cuore, scopro la mia vera essenza, un equilibrio che mi guida attraverso le sfide e le gioie della vita quotidiana. Senza questo trinomio, mi sentirei come un viaggiatore senza bussola, smarrito in un mare di possibilità
senza una direzione chiara. La vita è un dono e va vissuta pienamente, senza compromessi o esitazioni.
I termini che sceglie di utilizzare nelle sue poesie sono ricercati e studiati oppure sono frutto dell’ispirazione del momento?
I miei versi non scaturiscono da uno studio approfondito o da una ricerca stilistica, ma nascono da un’ispirazione profonda, alimentata da stati d’animo, ricordi ed eventi significativi. Queste parole emergono dalle esperienze vissute, siano esse di gioia o di tristezza. In nessun caso c’è spazio per la disperazione, poiché essa simboleggia la morte dell’anima e l’assenza di speranza. La mia visione escatologica è il frutto di una continua ricerca della Verità e dell’Assoluto, che si manifesta attraverso un incontro autentico con l’Altro, con la bellezza del creato e con il silenzio cosmico, cioè il Λόγος, che si è fattο carne.
Quale tra le poesie della raccolta sente più cara o rispecchia maggiormente il suo sé poetico e perché?
Ogni poesia scritta da un poeta è un frammento prezioso della sua anima, un riflesso delle esperienze vissute e delle emozioni più profonde. Talvolta, tra i versi si nascondono sentimenti inespressi, che rappresentano la parte più intima e autentica dell’autore. Tuttavia, tra tutte le poesie pubblicate, ce n’è una che attualmente incarna al meglio la mia essenza spirituale. In essa si racchiude un intero universo interiore, che supera i confini onirici delle parole per elevarsi a sublimazione dell’anima. Questa poesia è un viaggio, un pellegrinaggio interiore che conduce alla scoperta di sé stessi, a vivere ogni istante con intensità e consapevolezza. È un canto d’amore per la vita, un inno alla speranza e alla rinascita, un
abbraccio che avvolge l’anima, nutrendola di luce e calore:
Vibrazioni d’Assoluto
Silenzio
presenza del Vivente
pienezza di vita
fluire del Verbo.
Silenzio cosmico
canto del creato
lode perenne
vibrazioni d’Assoluto
incontro con Dio.