La sua passione per la scrittura nasce dall’infanzia oppure si è manifestata più di recente?
La mia passione per la scrittura affonda le radici negli anni della scuola elementare. Ricordo con affetto la mia maestra che ci proponeva continuamente dettati, racconti e temi e ci invitava a studiare poesie. Sin da bambina, scrivere è sempre stato un modo naturale per esprimermi: custodivo gelosamente un diario segreto, dove annotavo i pensieri e raccontavo le mie giornate, trasformando le esperienze quotidiane in parole scritte.
Qual è il momento della giornata che predilige per la scrittura dei suoi componimenti e perché?
Il momento della giornata che prediligo per scrivere è la sera. È il momento in cui riesco a mettere ordine nei pensieri raccolti durante il giorno, che spesso annoto velocemente nelle note del telefono. La quiete serale mi permette di riflettere con calma e trasformar qualcosa di più strutturato e significativo.
In che modo nascono le sue poesie? Sono frutto di momenti di vita reale e personale oppure le piace scrivere di sentimenti universali?
Le mie poesie nascono spesso in momenti quotidiani inaspettati. La prima, ad esempio, è nata mentre osservavo il mare dalla finestra, lasciandomi ispirare dal connubio tra ciò che stavo vivendo e quella scena così evocativa. Le mie composizioni sono profondamente radicate nella mia vita reale, e attraverso la scrittura desidero condividere queste esperienze, sperando che, chi le legge possa ritrovarsi nelle stesse emozioni che ho provato io.
Crede che la scrittura poetica l’accompagnerà per tutta la vita? Riuscirebbe mai a farne a meno?
Credo che la scrittura poetica continuerà ad accompagnarmi per tutta la vita, perché è parte di me. Scrivere è un’attività che amo profondamente e che mi aiuta a superare i momenti “no” della quotidianità, offrendo sollievo e chiarezza. Mi piacerebbe far conoscere le mie poesie a un pubblico più ampio, magari attraverso una pagina di giornale o portandole nelle scuole, per condividerle e ispirare altri.