Interviste d’Autore – Massimo Maddes

Quali sono i suoi punti di riferimento letterari? Quali autori l’hanno più influenzata a livello stilistico e perché?

“Alda Merini per la sua propensione al sacro e per la forza e spontaneità dei suoi versi, Emily Dickinson per la profondità delle sue riflessioni filosofiche, John Keats per la bellezza del suo amore, Ungaretti per il suo tendere all’infinito, Cesare Pavese per il binomio amore-morte.”

Quale tra le poesie della raccolta sente più cara o rispecchia maggiormente il suo sé poetico e perché?

Magia perché esprime l’incipit emotivo delle altre, per la spontaneità e gratuità delle sue emozioni e per la sua semplicità e naturalezza.”

I termini che sceglie di utilizzare nelle sue poesie sono ricercati e studiati oppure sono frutto dell’ispirazione del momento?

“Sono frutto d’ ispirazione, poi li elaboro, a volte vi trovo  simboli, neologismi.”

Qual è il sentimento che la spinge a scrivere poesie? Sente che la aiuta ad affrontare meglio i sentimenti e la vita quotidiana?

“L’amore per gli altri, inteso come protezione di chi soffre e non sa difendersi, è a volte una denuncia di ingiustizie impossibili e non accettabili. Se si è costretti a viverle, la poesia diventa denuncia e preghiera.”

Qual è il sentimento o il messaggio che desidera trasmettere al lettore attraverso le sue poesie?

“Il sentimento è la gioia, e il messaggio è quello di far tesoro delle emozioni che danno significato all’esistenza e alimentano il desiderio di condivisione. È importante ascoltare le emozioni che incontriamo nel nostro percorso di crescita personale e di vita, esse arricchiscono il nostro cammino.”

Quanto e in che modo la sua vita privata, gli studi intrapresi e il suo lavoro influenzano la sua poetica?

“La vita è il terreno da cui nascono le poesie che hanno le loro radici nei fatti nelle situazioni che vivo, le poesie sono come fiori e le emozioni il loro profumo; io svolgo un lavoro intellettuale e quindi gli studi, il lavoro sono un continuum di una ricerca che utilizza anche la poesia per vedere ciò che gli occhi non vedono e sentire ciò che le orecchie non sentono, è il cuore è la porta che si apre al contatto con la realtà.”

La poesia di incipit presente in questa collana possiamo ritenerla un manifesto della sua poetica? Perché ha ritenuto importante che fosse la prima?

“Perché da quella nascono le altre, da quelle emozioni emerge un mondo prima invisibile, la possibilità di nuovi orizzonti e la consapevolezza del futuro.”

Quali sono i suoi progetti futuri come scrittore? Attualmente sta scrivendo?

“Adesso sono in un periodo di pausa, sono in  attesa di forti emozioni, sto riflettendo, mi piacerebbe continuare nella mia ricerca anche utilizzando altre forme letterarie o scrivere dei saggi sul senso dell’esistenza.”

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