Interviste d’Autore – Elisabetta di Natale

Come si è avvicinata alla scrittura e, in particolare, alla poesia? Quale funzione le attribuisce e perché?

“Mi sono avvicinata alla scrittura quasi per caso. È diventata una necessità nel tempo, perché mi ha aiutato a tirare fuori stati d’animo, emozioni che non riuscivo ad esternare in altro modo. La scrittura mi ha aiutato molto in questo senso. Ho iniziato a scrivere concentrandomi sulla parte di me più nascosta, quella che spesso restava nell’ombra e che sembrava non aver voce. Non sempre mi è piaciuto, ma è stato terapeutico. Adesso scrivo anche per il piacere di scrivere.”

Qual è il momento della giornata che predilige per la scrittura dei suoi componimenti?

“Non c’è un momento particolare della giornata in cui prediligo scrivere. Può succedere in qualsiasi momento, durante un viaggio, alla sera o seduta su una panchina dei giardini pubblici, mentre aspetto il mio turno per una visita o una lezione di canto. L’essenziale è che in quel momento io sia ispirata da qualcosa che ho visto o da me stessa.”

Si è sempre e solo dedicata alla poesia oppure ha sperimentato anche altri generi letterari?

“Inizialmente i miei scritti erano più delle riflessioni che delle poesie. Successivamente ho provato a scrivere qualche racconto e qualche favola per bambini. La scrittura mi permette di esprimere molto di me stessa e mi aiuta a cogliere qualcosa dalle persone che conosco o che incontro semplicemente per strada.”

I termini che sceglie di utilizzare nelle sue poesie sono ricercati e studiati oppure sono frutto dell’ispirazione del momento?

“Non ho l’abitudine di utilizzare termini ricercati nelle mie poesie. La mia scrittura attinge continuamente dal mio modo di vedere le cose che mi circondano, da uno stato d’animo. Cerco di esprimere in modo semplice concetti a volte complessi.”

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