I titoli delle sue opere sono pregni di significato, quando nascono? Prima, dopo o durante la produzione?
I titoli delle mie opere nascono dopo averle realizzate; quando dipingo non so esattamente cosa andrò a realizzare, mi lascio guidare dal colore che in quel momento mi possiede e mi guida verso la realizzazione dell’opera. È un momento catartico e di pura estasi per me, poiché la forza del colore mi trasporta in un’altra dimensione e mi apre porte verso l’infinito, quasi a sfiorare Dio.
La tecnica pittorica che utilizza è l’acrilico, declinato in diverse sfumature: come si è avvicinata a questa tecnica e perché?
Amo la pittura acrilica poiché è estremamente versatile, si può sfruttare in centinaia di modi differenti e si può applicare su vari supporti oltre la tela, difatti alcune mie opere sono realizzate su compensato. Mi piace anche perché asciuga con estrema facilità e è facilmente amalgamabile tra loro e non lascia un odore forte. Solitamente i colori acrilici hanno un effetto finale di maggiore luminosità e brillantezza e sono stabili nel tempo, non sono soggetti a ingiallimenti e restano brillanti una volta asciutti. Per il mio stile pittorico sono perfetti!
Come nascono le sue opere? Sono frutto di un lavoro sistematico, programmato e ben delineato o invece sono frutto di un’ispirazione momentanea e quindi produzioni più istintive?
Il più delle volte le mie opere nascono d’istinto, mi metto di fronte alla tela e mi lascio guidare dai colori, non so cosa andrò a realizzare: è come entrare in una sorta di trance, mi lascio trasportare come da una corrente e una volta finito, ho davanti la mia opera d’arte! È un momento magico e catartico. Altre volte, invece, ho già in mente cosa voglio realizzare, perciò mi organizzo, comprando anche degli oggetti fisici che andrò poi ad attaccare su tela, ma il più delle volte la mia arte è puro istinto.
Riuscirebbe a immaginare la sua vita senza la pittura? Cosa significa produrre arte per lei?
No, non riesco a immaginare la mia vita senza l’arte e senza la pittura. Sono un tutt’uno con lei, siamo una cosa sola. Il colore è per me terapeutico: ho bisogno dei colori per allontanare il bianco e nero della vita, sono come un risveglio da un letargo, sanno darmi tanta gioia e pace. La pittura, inoltre, sa trasportarmi in un’altra dimensione, mi apre porte verso l’infinito, un infinito magico e colorato dove tutto è gioia e amore. Dove c’è arte ci sarò sempre anch’io.