Interviste d’Artista – Paola Malfatti

In che modo ha selezionato l’opera da esporre? Quale valore ha per lei e cosa desidera trasmettere agli spettatori attraverso la sua opera?

“Ho scelto “Antichi mestieri”, perché a mio avviso, riesce a trasmettere un messaggio che mi proponevo di far arrivare. L’importanza di un passato, fatto anche di cose semplici, da non dimenticare ma anzi tramandare alle future generazioni.”

Quali sono i suoi punti di riferimento artistici? Quali autori l’hanno più influenzata a livello stilistico e perché?

“Amo molto gli impressionisti, in special modo Renoir e Monet. Non so se questo mi ha influenzato stilisticamente però spero di riuscire, almeno in parte, a cogliere “l’atmosfera”, “l’impressione” e trasmetterla con i miei lavori.”

Come realizza i suoi dipinti? Ha già un’idea chiara e definitiva di cosa andrà a dipingere oppure costruisce l’opera in momenti e fasi differenti?

“Per quanto riguarda la realizzazione dei miei dipinti, parto da una precisa idea di base, in seguito attraverso il lavoro (spesso lungo e con momenti di pausa) costruisco il soggetto fino a essere soddisfatta del risultato finale.”

Quali sono le tecniche che preferisce utilizzare e perché? Acrilico, olio, acquerello, tecnica mista…

“In generale preferisco la pittura a olio perché, come già spiegato in precedenza, mi permette di intervenire in fasi successive, inoltre amo la pittura più “materica” tanto è vero che spesso uso sabbia, resina ecc.”

“L’arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare” sosteneva Salvador Dalì. Può commentare questa citazione?

“Non sono d’accordo, l’arte in tutte le sue forme, non è fatta per disturbare, ma per trasmettere sensazioni, sentimenti e riflessioni. La scienza invece deve fornire spiegazioni logiche e oggettive di questioni razionali fondate sul ragionamento condotto con rigore, logica e metodo scientifico.”

“Antichi mestieri”

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